domanda dei partner delle economie dei
Paesi Ocse.
Progettazione, adozione e uso effettivo
delle nuove tecnologie richiedono appro-
priate competenze. Nelle realtà econo-
miche avanzate, dove i dipendenti usano
tecnologie digitali (Olanda, Norvegia e
Nuova Zelanda), hanno anche il più eleva-
to share di lavoro non routinario coinvol-
gendo differenti expertise. In particolare i
dipendenti mostrano uno spiccato livello
di conoscenze cognitive (problem solving),
come pure di conoscenze non cognitive
(comunicazione e creatività).
I dipendenti che usano intensamente tec-
nologie digitali sul posto del lavoro regi-
strano stipendi superiori almeno del 4% ri-
spetto alla media degli stipendi del settore
industriale. Ad oggi gli skill sull’uso delle
tecnologie sono inadeguati alla domanda
espressa da parte delle imprese. Nell’area
Ocse circa il 30% dei laureati in scienze
naturali, ingegneria e specializzazioni in
tecnologie digitali sono donne. Soltanto
il 22% di autori di articoli scientifici sono
donne. La percentuale di brevetti svilup-
pati da donne è pari al 4% in Austria fino
al 15% in Portogallo.
plessiva. Tra il 1997 e il 2015 l’occupazio-
ne del settore è aumentata del 18%, dato
superiore a quello medio manifatturiero
(13%), a fronte una elevata volatilità nel
ciclo economico di crescita.
Gli Stati Uniti rappresentano un impor-
tante driver dello sviluppo con un peso
di circa il 30% dell’occupazione nell’area
Ocse con picchi che, fino al 2001, sono ar-
rivati al 35%. In particolare i servizi legati
alle tecnologie digitali sono anch’essi in
forte crescita in termini di occupazione.
L’aumento dell’integrazione tra le eco-
nomie a livello mondiale ha accentuato
inoltre la dipendenza dell’occupazione di
un Paese o di un’area regionale ai muta-
menti nella domanda di beni e servizi di
altri Paesi. Così la crescita di 9,2 milioni
di occupati del settore nell’area Ocse tra
il 2009 e il 2013, maschera una caduta di
10 milioni d’impieghi lavorativi dovuti
alla domanda all’interno dell’Unione Eu-
ropea, peraltro più che compensata da
un incremento di 19,2 milioni di addetti
connessi a una domanda delle economie
non UE. In anni più recenti i cambiamenti
dell’occupazione dei Paesi Ocse sono sta-
ti influenzati in maniera crescente dalla
tera economia, raggiungendo il 41% in
Cina. La trasformazione digitale influenza
ora tutti i settori e ai vari livelli. I compar-
ti delle telecomunicazioni e dei servizi si
posizionano al top in termini d’intensità
digitale mentre agricoltura e settore im-
mobiliare si situano nella parte bassa del-
la graduatoria. Altri settori mostrano una
maggiore eterogeneità tra i vari indicatori
evidenziando differenti gradi di trasfor-
mazione. Non si trovano settori senza una
presenza minima di tecnologie digitali. Il
loro impatto dipende dal grado di com-
plessità degli strumenti integrati nel pro-
cesso di business. Le imprese, ad esempio,
nella maggior parte dei Paesi dell’Ocse
hanno una connessione a banda larga, sol-
tanto il 25% nel corso del 2016 ha segna-
lato l’uso di servizi di cloud computing,
circa il 22% delle piccole imprese e il 47%
delle grandi imprese.
Le competenze professionali
Le imprese che operano nel settore delle
tecnologie digitali sono considerate una
importante fonte di crescita nei Paesi Oc-
se nonostante coprano una percentuale
poco significativa della occupazione com-
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marzo 2018