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marzo 2018
Nei prossimi anni, i potenziali ‘uragani
informatici’ e lenormepiùsevere in
materiadi protezionedei dati (come
ilGdpr) caratterizzeranno l’ambito
del rischio informatico. Lacapacitàdi
rispostaallacrisi èquindi essenziale.
Leaziende si preoccupanodei rischi e
delleemergenti responsabilitàderivanti
dallenuove tecnologie: è il risultato
dell’AllianzRiskBarometer condotto
sugli esperti di rischio
Rischiaziendali?
Legatialdigitale
no ingenti perdite finanziarie. Un gua-
sto ai principali sistemi informatici, il
terrorismo o gli eventi socio-politici, gli
incidenti legati alla qualità dei prodotti
o un cambiamento normativo inatteso
possono portare le aziende a un blocco
temporaneo o prolungato con un effet-
to devastante sui ricavi.
Per la prima volta, secondo le aziende
e gli esperti di rischi, anche gli inciden-
ti informatici sono considerati il fattore
scatenante più temuto della BI, e l’inter-
ruzione di attività è considerato il princi-
pale fattore di perdita dopo un inciden-
te informatico. L’esperto di analisi del
rischio Cyence, che collabora con Allianz
Global Corporate & Specialty, stima che
l’impatto sul costo medio di un blackout
del cloud della durata di oltre 12 ore per
le aziende dei settori finanziario, sanita-
rio e retail potrebbe ammontare a 850
milioni di dollari in Nord America e 700
milioni di dollari in Europa. Secondo l’Al-
lianz Risk Barometer 2018, l’interruzione
di attività è anche il secondo rischio più
sottovalutato.
Rischi informatici in evoluzione
I rischi informatici continuano la tenden-
Corporate & Specialty, che per il 2018 si
basa sull’analisi di ben 1.911 esperti di ri-
schio provenienti da 80 Paesi.
Anche in Italia il rischio più temuto dalle
aziende si conferma l’interruzione di at-
tività, indicato dal 51%. Al secondo po-
sto troviamo i rischi informatici, che con
il 38% guadagnano ben due posizioni,
seguiti dalle catastrofi naturali (30%). Il
danno reputazionale o d’immagine, che
passa dalla decima alla quarta posizione
nel 2018, è invece il rischio in maggior
crescita.
Emergono nuovi scenari
A livello globale, l’interruzione di attivi-
tà è il rischio più sentito per il sesto anno
consecutivo e si colloca ai primi posti in
tredici Paesi e nelle aree di Europa, Asia
Pacifico, Africa e Medio Oriente. Nessu-
na impresa è troppo piccola per essere
colpita. Le aziende si trovano ad affron-
tare un numero crescente di scenari,
che vanno dalle esposizioni tradizionali
come incendi, disastri naturali e interru-
zioni della supply chain, ai nuovi fattori
scatenanti derivanti dalla digitalizzazio-
ne e dall’interconnessione, che in genere
non causano danni fisici, ma comporta-
S
ottovalutato per molto tempo, il
rischio legato alla digitalizzazione
e connessione del sistema infor-
matico è una preoccupazione crescente
per le aziende italiane di ogni dimensio-
ne e settore. I principali rischi aziendali
a livello globale sono, infatti, rappre-
sentati dalla interruzione di attività e
dai rischi informatici. Anche le maggiori
perdite dovute alle catastrofi naturali
sono una preoccupazione crescente per
le aziende, con il 2017 che si è distinto
come anno peggiore; questo ha anche
fatto sì che il cambiamento climatico/au-
mentata instabilità metereologica si col-
lochi per la prima volta tra i primi dieci
rischi più importanti. Mentre, l’impatto
del rischio delle nuove tecnologie è uno
di quelli in maggior crescita, in quanto le
aziende riconoscono che innovazioni co-
me l›intelligenza artificiale o la mobilità
autonoma potrebbero creare in futuro
nuove responsabilità e perdite su larga
scala, così come le opportunità. Al con-
trario, le imprese sono meno preoccupa-
te degli Sviluppi del mercato rispetto a
dodici mesi fa. Sono questi i principali ri-
sultati dell’Allianz Risk Barometer 2018,
pubblicato ogni anno da Allianz Global
diRenatoCastagnetti