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giugno 2017

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Would taxing robots help

the recovery?

un ‘sussidio salariale’ per i lavoratori a

basso reddito, il quale avrebbe l’effet-

to di rendere i lavoratori in carne e os-

sa più economici. Il modo più semplice

per raggiungere il risultato è un taglio

delle tasse sul lavoro. Un’altra idea è

di redistribuire semplicemente il red-

dito da capitale in maniera più ampia:

negli ultimi anni abbiamo assistito alla

concentrazione nelle mani di una mi-

noranza esigua dei redditi da capitale e

delle rendite sui terreni (una situazione

denunciata da premi Nobel per l’eco-

nomia come Joseph Stiglitz e Micha-

el Spence) ma le politiche potrebbero

cambiare.

Una tassa illogica

Un’altra critica a Bill Gates è arrivata

da Larry Summers, ex segretario al Te-

soro dell’amministrazione Clinton, ol-

tre che ex rettore di Harvard. Per Sum-

mers i robot sono creatori di ricchezza

Talk of a tax on robots has become

increasingly insistent in the past

few months. Paradoxically, since

the European Parliament rejected a

resolution calling for its introduction,

back in February. Spark global public

opinion on the matter, however, was

a brief interview with Bill Gates in

Quartz. According to the co-founder

of Microsoft, given that the income of

human workers are taxed, providing

funds for social programs (e.g. pensions,

assistance, ed.), if a robot performs

the same job we should think about

taxing that as well. For Gates, these

taxes would make it possible to finance

the retraining of workers who find

themselves replaced by robots and

therefore unemployed. The debate

among economists has been concisely

summarized by Silvia Marler on the site

of the Breugel think tank in Brussels.

One of the fiercest reactions came

from Noah Smith, assistant professor

of finance at Stony Brook University

and opinionist for Bloomberg. The

main argument against such a teax, he

explained, is that it hinders innovation.

In rich countries, he adds provocatively,

stagnant productivity and declining

investments suggest that the adoption

of new technologies is currently too slow

rather than too fast. Taxing robots

might only slow down this dynamic

even further. Another criticism of Bill

Gates came from Larry Summers,

Secretary of the Treasury in the Clinton

administration and former dean of

Harvard. For Summers, robots are

creators of wealth, and taxing them

is therefore illogical. Not only that, a

tax on robots would be equivalent to

“protectionism against progress”.

robots/). Una delle reazioni più leste

è stata quella di Noah Smith, assistant

professor di finanza alla Stony Brook

University e opinionista di Bloomberg.

Il principale argomento contro que-

sta tassa, ha spiegato, è che impedisce

l’innovazione. Nelle nazioni ricche, ag-

giunge provocatoriamente, la produt-

tività stagnante, unita agli investimenti

in discesa, suggerisce che l’adozione di

nuove tecnologie è attualmente trop-

po lenta piuttosto che troppo veloce.

Tassare i robot potrebbe solo rallen-

tare ulteriormente questa dinamica.

Inoltre, argomenta Smith, il problema

con la proposta di Gates è che è mol-

to difficile capire la differenza tra una

nuova tecnologia complementare agli

umani e una che li rimpiazza. Per que-

sto l’economista della Stony Brook Uni-

versity propone una serie di alternative

che facciano i conti con la possibile ‘di-

sruption’ in arrivo. Una di queste idee è