12
novembre 2016
I
l commercio internazionale sta viven-
do un momento difficile: timori ver-
so le economie emergenti, pressioni
affinché i Governi europei proteggano
maggiormente le proprie economie. Ma
le grandi paure dell’Europa sono la Brexit,
Trump e la Cina. Di questi argomenti, ma
anche dei vari trattati, come il quello ap-
pena siglato in Ecuador, abbiamo parlato
con Cecilia Malmström, European Com-
missioner for Trade, che ci ha illustrato la
politica commerciale europea, il ‘Trade
For all’ la strategia messa a punto dalla
Unponteper l’Europa
ConCeciliaMalmström,EuropeanCommissionerforTrade,abbiamofattoilpuntosullostatodellapolitica
commercialeeuropea,allalucedeirisultatidelleelezionipresidenzialiamericane,deirapporticoniPaesi
emergenti,considerandoitimorideiconsumatoriedelleimprese,eallostessotempolaloronecessitàdi
crescereattraversoinuovimercati
diAntonellaPellegrini
Commissione Europea, per un commercio
aperto ma rispettoso dei principi europei.
Commissaria, facciamo il punto sulla po-
litica commerciale europea? I cittadini
e le imprese mostrano qualche perples-
sità per quanto riguarda i nuovi accordi
commerciali…
“Io credo nei benefici del commercio: be-
nefici economici, che portano maggiore
prosperità e posti di lavoro; benefici so-
ciali, che derivano dall’entrare in contatto
con culture diverse, allargando in tal mo-
do i propri orizzonti. Il commercio, a mio
avviso, unisce le persone, ed è una forza
formidabile per i prodotti. Alcuni non la
pensano così e temono che altri Paesi pos-
sano trarre vantaggio della nostra aper-
tura ai mercati; ritengono altresì che non
siamo in grado di difenderci. Guardano
il bicchiere mezzo vuoto anziché l’intero
quadro. Pensano che gli accordi commer-
ciali possano minare i nostri prodotti, il
diritto dei governi ad autoregolamentar-
si, mostrano diffidenza nei confronti del
processo di globalizzazione, talvolta frain-