digitali e stampe UV. Cerchiamo ogni gior-
no di fare incontrare la nostra passione
per l’editoria, la grafica e l’illustrazione ai
diversi processi produttivi”.
Impegno sinergico
I due soci hanno competenze e interessi
differenti e - come avviene in tutte le part-
nership - c’è chi è più creativo e chi invece
ha un’anima commerciale.
“Ciò che ci distingue sono la nostra forma-
zione e le esperienze prima di Wood’d. Io
ho studiato new media a Milano, ho lavo-
rato come fotografo, assistente fotogra-
fo e film-maker. Per cui è stato un passo
naturale occuparmi della comunicazione,
strategia digitale e dell’ e-commerce”, di-
ce Stefano. “Andrea ha studiato fashion
business e lavorato come visual merchan-
diser in giro per l’Italia, sviluppando una
maturità perfetta per quanto riguarda la
progettazione e le lavorazioni di un pro-
dotto finito, oltre a conoscere i concept
che stanno dietro a ogni collezione”.
Il prodotto principale di Wood’d è la co-
ver in legno per smartphone, in centinaia
diverse varianti e in continua evoluzione.
L’obiettivo primario è di applicare varie
tecnologie e diversi materiali a un prodot-
to di sua natura semplice. Sulle cover Wo-
od’s si possono trovare pattern geometrici
stampati così come decorati a laser, ma an-
che intagli che ricreano complessi effetti
tridimensionali, come illustrazioni figura-
tive di personaggi misteriosi con il volto in
palissandro. Il legno è spesso affiancato a
materiali più ricchi come pelle, alluminio,
bronzo e argento.
Esattamente come nel mercato fashion,
vengono realizzate e presentate le nuove
collezioni. “L’intera gamma di prodot-
ti viene ridisegnata due volte l’anno: a
gennaio e a giugno, e presentata in tutta
Europa nelle più importanti fiere di ab-
bigliamento e accessori. Ad oggi Wood’d
partecipa a Pitti (Firenze), Premium (Ber-
lino), Tranoi (Parigi) e Ciff (Copenhagen).
Dove manteniamo i contatti e presentia-
mo le novità a clienti e distributori. Queste
fiere hanno permesso a Wood’d l’accesso
in retailer esclusivi come La Rinascente,
Excelsior, Le Bon Marché, Beams, Beymen
e Conran Shop, tanto per citarne alcuni”.
Verso nuovi orizzonti
Da subito, i confini del nostro Paese sono
risultati essere troppo stretti per Wood’d,
con un’innata propensione all’internazio-
nalizzazione.
“Ad oggi riusciamo a coprire tutta l’Euro-
pa, con un particolare interesse in Germa-
nia, Olanda, Belgio e Scandinavia. Anche
l’Asia, soprattutto Corea e Giappone, si
è dimostrata uno dei mercati più reattivi
e disposti ad investire in giovani proget-
ti Made in Italy”. E il futuro? “Sempre la
domanda più difficile a cui rispondere. Ciò
che faremo nelle prossime tre stagioni con
Wood’d sarà focalizzarci su diverse tipolo-
gie di prodotti, sempre in legno e sempre
accessorie alla tecnologie. È un percorso
che abbiamo già intrapreso qualche me-
se fa, con il lancio dei nostri primi power-
bank. Presto saremo pronti anche con del-
le casse bluetooth in legno, siamo entusia-
sti di come il lavoro sta procedendo e non
vediamo l’ora di lanciarle al pubblico”.
Ma il piglio imprenditoriale va oltre il le-
gno. E come è giusto che sia per due gio-
vani imprenditori che non hanno paura a
investire, pur calcolando tutti i rischi.
“Per quanto riguarda il futuro, abbiamo
altri progetti a cui stiamo lavorando. Lo
scorso gennaio a Pitti abbiamo presenta-
to un nuovo brand. Si chiama ‘The Great
Sartorial Uprising’, marchio specializzato
in gilet da uomo, interamente progettati
e prodotti in Italia. La nostra scommessa
sul medio-lungo termine è avere una serie
di brand, tutti che mirano alle nicchie di
mercato, che facendo network tra di loro
possano crescere assieme”.
@anto_pelle
in collaborazione con