ral manager - : ognuno di noi, già all’età
di 14 anni, passa qualche ora del proprio
tempo in azienda o lo fa durante le ferie
estive. In questo modo ciascuno riesce a
capire se ha la predisposizione e la passio-
ne per continuare in questo mestiere e so-
prattutto ci si forgia sul campo”. L’innesto
costante di energie e idee sempre nuove
è una delle discriminanti alla base del suc-
cesso a La Fabbrica della Pasta. “Il nostro
è un prodotto molto tradizionale seppure
realizzato introducendo continuamente
innovazione nel ciclo produttivo - incal-
za Ciro -. Esiste quindi anche un tema di
trasferimento di know-how e un ragaz-
zo giovane apprende sicuramente molto
meglio di una persona più adulta. Quindi
trasferire ai giovani la nostra esperienza
è fondamentale, quanto prima si riesce e
tanto più forte diventa l’imprinting nelle
nuove leve”.
Innovazione nella tradizione quindi, un
approccio che è valso a La Fabbrica della
Pasta di essere selezionata tra le miglio-
ri aziende simbolo del Made in Italy nel
mondo in occasione di Expo Milano 2015,
in rappresentazione della Regione Cam-
pania all’interno dello spazio apposito nel
Padiglione Italia.
Marketing e qualità
Oggi la Fabbrica della Pasta è tra i primi
brand in Europa anche grazie a una accu-
rata politica espansiva. Basti pensare che
il 7% del fatturato viene reinvestito ogni
anno in azioni di marketing e che l’azien-
da ha depositato una dozzina di brevetti
relativi ai formati dei suoi prodotti.
“Nel 2008 siamo riusciti nell’impresa di far
percepire la nostra pasta non più come
una semplice pasta bensì come un oggetto
del desiderio sdoganando il concetto che
fosse solo un prodotto da mangiare ma da
regalare con piacere e soddisfazione - rac-
conta Moccia -. E questo non è dovuto solo
alla qualità del prodotto ma anche alla cu-
ra posta nell’aspetto esteriore, nel packa-
ging, nel formato di pasta”. Così hanno
preso vita dei formati molto innovativi,
mantenendo sempre un prodotto IGP ma
con delle forme e un design che magari
dieci anni addietro nel mondo della pasta
erano impensabili. “Per diversi mesi, direi
anni, abbiamo girato in lungo e in largo
l’Italia e il mondo per diffondere il prodot-
to - continua -. E i risultati sono arrivati e ci
hanno premiato. I fattori che hanno por-
tato a questo exploit sono stati quindi la
grande qualità del nostro prodotto ovvia-
mente e appunto il marketing”.
Quando La Fabbrica della Pasta lanciò
sul mercato dei formati nuovi di pasta,
rivoluzionari rispetto a quelli tradiziona-
li, molti concorrenti li presero per pazzi.
“Invece eravamo degli antesignani - dice
soddisfatto Ciro Moccia -. Cominciammo
a scommettere molto sul design fin dall’i-
naugurazione del 2007, quando mettem-
mo sul mercato una pasta a forma di cor-
in collaborazione con