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quindi abbandonare un business provviso-
rio e propedeutico al suo sviluppo qual era
quello delle licenze d’uso dei software che
abbiamo realizzato in collaborazione con
partner tecnologici. Lavoravamo su com-
messa, abbiamo sviluppato software per
multinazionali per l’ottimizzazione del no-
stro portale, per la gestione del personale
e delle candidature. Quest’anno ho rinun-
ciato ad alcune di queste commesse per
dedicarmi in prima persona allo sviluppo
dei contratti e devo dire con una certa sod-
disfazione, visti i nomi: Microsoft Italia, Vo-
dafone Italia, Assicurazioni Generali, World
Economic Forum, United Nations Labora-
tory, Ericsson Telecomunicazioni, Panino
Giusto… Questo aumenta enormemente il
valore di Egomnia, al di là del fatturato che
quest’anno sarà leggermente diminuito.
Spero che il prossimo sia superiore ai prece-
denti perché sarà il primo bilancio legato al
core business e quindi il primo su cui poter
fare proiezioni. Finora la struttura è rimasta
flessibile, una ventina di collaboratori a ro-
tazione senza nessun dipendente, ora con
la riforma del Job Act faremo anche le pri-
me assunzioni”.
Il lancio internazionale di luglio. Dal beta
test all’apertura
“Egomnia è in grado ora di comparare
persone di tutto il mondo con stesse skill
pur con attestati diversi. Il selezionatore
di personale può cercare candidati nella
sua lingua e in tutto il mondo. Abbiamo
fatto un lavoro enorme. Con il lancio in-
ternazionale dell’8 luglio di quest’anno
si chiude un ciclo di investimento partito
marzo 2016
mitato sul portale con 3.500 euro all’anno.
Diamo la possibilità di stipulare anche con-
tratti Silver e Bronze, più proporzionali alle
esigenze delle medie e piccole imprese, ma
per il momento credo le aziende vogliano
verificare i nostri singoli servizi. Sono già
1.000 quelle iscritte gratuitamente al porta-
le, a cui Egomnia regala 25 euro d’ingresso
da spendere nei suoi servizi: 10 euro per un
annuncio di lavoro, 15 euro per una ricerca,
1 euro per il download di un cv…Terminati
i primi 25 Egomoney si passa alle transazio-
ni normali in euro.
Questo per quanto riguarda le aziende.
Chi invece inserisce il profilo ha la possibi-
lità di essere cercato e selezionato ormai
worldwide per quello che veramente vale”.
Qual è il valore di Egomnia oggi?
“Egomnia in questi quattro anni ha modi-
ficato più volte il suo modello di business.
Con l’introduzione del sistema a pagamen-
to riusciamo finalmente a monetizzare il
fatturato con il core business e possiamo
ma solida di oggi. In quel momento era
un castello di carte e quindi attaccabile da
chi non sapeva riconoscere l’esordio di una
start-up. E poi il discorso della meritocrazia:
dove non cè ancora la sua cultura, può di-
videre l’opinione pubblica. Perché io devo
avere questo punteggio? Mi si chiedeva da
più parti.
Inoltre ho commesso qualche ingenuità ar-
rotondando un po’ i numeri, errori di comu-
nicazione di cui comunque nonmi pento”.
Cosa offre Egomnia oggi agli utenti?
“Se fino a pochi mesi fa era un portale
con servizi gratuiti, oggi è diventata a pa-
gamento. Non è poco quello che siamo in
grado di offrire: siamo il social network
italiano più grande del settore e siamo fo-
calizzati sui giovani talenti. A pagare non
è chi inserisce il curriculum ma le aziende
che cercano personale e che vogliono fa-
re pubblicità sul nostro portale. Ad oggi
abbiamo stipulato 15 contratti Gold con
grosse aziende che ottengono l’accesso illi-