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marzo 2016

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Doing business in

harmony with nature

ere are business stories that sound like a

dream, born of an encounter between two

people who, in addition to sharing a passion,

manage to create a successful company.

It was 1983 when husband-and-wife team

Adriana and Alessandro Pizzoccaro,

then young graduates in Chemistry and

Pharmaceutical Technology (her) and

Economics (him), came up with the idea

of transforming their common passion for

unconventional medicine and homeopathy

into a real business. And if today

homeopathy is far more widely distributed

than in the past, we can say that some of the

credit is owed to a company like Guna, who

for over thirty years has been engaged in the

manufacture and distribution of high-quality

herbal medicines, and the distribution of

medicines and supplements ommajor

foreign companies.

How did this idea come about? “ e initial

impetus to embark on the path that led

Guna to be the rst Italian company in

the eld of homeopathic pharmaceuticals,

strongly tied to a long-term project, was a

totally unconscious decision. At the time,

my wife was a researcher at Farmitalia

and I had started a small import-export

business. We shared this intense passion for

homeopathy, whose interpretation of health

and disease fascinated and convinced us.

We decided to leave our respective jobs and

start a new business om scratch (and in the

meantime to get married, which has since

given us ve daughters). While it s true that

fortune favors the bold, we were also lucky to

meet the right people at the right time”.

Can we say that it is, in a sense, the

realization of a dream?

“Today we can say that our unwi ing dream

has gone well beyond what we could have

imagined at the time, thanks to our strong

desire to enter a eld we believed in, and

to the subtle pleasure of going against the

grain”.

than in the past, we can say that some of the

Adriana Carluccio prima di intraprendere l’avventura imprenditoriale

con Alessandro Pizzoccaro era ricercatrice in Farmitalia.

Farmaceutica ed Economia e Commercio,

pensarono di trasformare la comune pas-

sione per le medicine non convenzionali e

l’omeopatia in una vera e propria attività.

E se oggi l’omeopatia ha avuto una sua

forte diffusione rispetto al passato, si può

ben dire che parte del merito sia dovu-

to a un’azienda come Guna, che da oltre

trent’anni è impegnata nella produzione

e distribuzione di farmaci omeopatici di

elevata qualità, e alla distribuzione di me-

dicinali e integratori delle principali azien-

de straniere. Un’azienda che nasce grazie

all’impegno e alla determinazione dei

fondatori, e alla loro volontà di divulgare

tutto ciò che concerne la medicina natura-

le, contribuendo a far emergere una visio-

ne olistica della salute e della malattia.

È anche un’azienda che ha creato valore

e posti di lavoro, guidata da principi etici,

votata alla ricerca scientifica. Di questo e

altro ne parliamo con Alessandro Pizzoc-

caro, presidente della società.

Come è nata l’idea di intraprendere que-

sto percorso imprenditoriale? Parliamo

dell’incontro con sua moglie, sul piano

professionale ovviamente. Che peso han-

no avuto le vostre competenze e in che

modo si sono integrate?

“L’idea iniziale di intraprendere il per-

corso che ha portato Guna ad essere la

prima azienda italiana nel campo della

farmaceutica omeopatica, più che le-

gato ad un progetto di lungo respiro fu

una decisione totalmente incosciente.

All’epoca mia moglie era ricercatrice in

Farmitalia ed io avevo fondato una pic-

cola azienda di import export, in comune

avevamo questa stravagante passione

per l’omeopatia la cui interpretazione

della salute e della malattia ci affascina-

va e ci aveva convinti. Decidemmo così di

abbandonare le nostre rispettive attività

e di iniziare da zero una nuova attività (e

nel frattempo di contrarre il matrimonio

da cui nacquero 5 figlie). Se è vero che la

fortuna aiuta gli audaci noi fummo molto

fortunati nell’incontrare le persone giu-

ste al momento giusto. Infatti entrammo

in contatto con la ditta Heel, la maggiore

azienda omeopatica tedesca, che allora

non aveva distributori in Italia e ci diede

fiducia pur avendo praticamente come

unica referenza il nostro entusiasmo

ed una certa competenza nei rispettivi

ambiti (scientifico, mia moglie; commer-

ciale io). Un’altra fortuna fu incontrare

ed entrare in sintonia con alcuni medici

di alto livello, di grande preparazione in

ambito omeopatico ed omotossicologico

e di carisma che furono più che contenti

di condividere le loro conoscenze coi col-

leghi interessati. Infatti una delle nostre

prime attività fu quella di organizzare

corsi e seminari. Contemporaneamente ci

dedicammo alla traduzione di testi e alla

pubblicazione di una rivista trimestrale

‘La medicina biologica’ che raggiunge ol-

tre 20.000 medici”.