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o Unioncamere eRegione l’Emilia-Romagna è prima nella
ripresa del Paese. Bene il manifatturiero; più d’uno i dati di segno
positivo nel sistema economico regionale. Cresce l’occupazione e
cala la disoccupazione. Nel 2017 il trend è destinato a proseguire
Attilio Alessandri
Positivo il
sistema economico
dell’
Emilia-Romagna
U
n tasso di crescita dell’1%
conferma l’Emilia-Romagna,
assieme alla Lombardia,
come la regione con la cre-
scita più elevata del Pil, tra i protagoni-
sti della ripresa economica del Paese.
I dati del Rapporto 2016 sull’economia
dell’Emilia-Romagna, realizzato da
Unioncamere e Regione, ribadiscono
le previsioni di Prometeia. L’Emilia-
Romagna si è collocata quindi tra
le regioni più dinamiche. I tassi di
crescita reali più contenuti, pari allo
0,3%, riguardano Abruzzo, Basilicata
e Campania. Alla crescita reale del
PIL, si dovrebbe associare un anda-
mento più dinamico per la doman-
da interna, che dovrebbe crescere
dell’1,5%, replicando l’incremento del
2015. A sostenere l’economia regiona-
le è l’export che, pur in leggera frenata,
dovrebbe chiudere con un aumento
reale del 3,0%.
I numeri
L’Emilia-Romagna si contraddistingue
per l’apertura ai mercati esteri: i dati
Istat hanno registrato nei primi nove
mesi dello scorso anno una cresci-
ta delle esportazioni del 1,5% (+0,5%
in Italia). La ripresa del Pil, seppur
moderata, ha avuto esiti positivi sul
mercato del lavoro, il cui andamento è
stato caratterizzato da un incremento
dell’occupazione. Nei primi nove mesi
del 2016 in Emilia-Romagna risultano
occupate mediamente circa 1.960.000
persone (Istat), vale a dire il 2,4% in
più rispetto al 2015. Sotto l’aspetto del
genere, sono le donne a contribuire
alla crescita dell’occupazione (+4,0%),
a fronte del più contenuto, ma comun-
que importante, incremento degli uomi-
ni (+1,1%). L’Emilia-Romagna ha nuo-
vamente registrato il secondo miglior
tasso di occupazione del Paese, alle
spalle del Trentino-Alto Adige. Con un
tasso di disoccupazione del 7,1% si è
collocata nei primi nove mesi del 2016,
tra le regioni italiane meno afflitte dal
fenomeno. Per quanto concerne il tasso
di attività, nel terzo trimestre 2016 è la
seconda regione italiana (73,4%), in
virtù del tasso di attività femminile, tra i
più elevati del Paese (67,2%).
I dati congiunturali raccolti dal sistema
camerale dell’Emilia-Romagna sui prin-
cipali comparti produttivi evidenziano,
sempre per i primi nove mesi dell’anno
(2016), un andamento moderatamente
positivo, in particolare per le imprese
manifatturiere che esportano. La pro-
duzione dell’industria in senso stret-
to è mediamente cresciuta dell’1,5%
rispetto allo stesso arco temporale del
2015; in calo però il commercio, men-
tre qualche segnale di risveglio arriva
dall’artigianato e dalle costruzioni. Per
quanto riguarda la ‘demografia’ delle
imprese, a fine settembre, la ‘consi-
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