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ced HMI, per mostrare alle aziende

italiane come sia la combinazione di

due o più di queste tecnologie che pos-

sano razionalizzare i processi, riducen-

do costi e tempi di produzione. Sarà in

particolare ai robot collaborativi, ovvero

a quelle macchine in grado di operare a

fianco all’uomo senza particolare accor-

gimenti per la sicurezza, che l’evento di

Parma dedicherà un focus, dato che la

collaborazione tra uomo e robot sarà il

trend del prossimo futuro per la robotica

industriale. Un mercato che, secondo

le stime degli analisti di Barclays Equity

Research, crescerà esponenzialmente,

tanto da arrivare a valere nel 2020 circa

3,1 miliardi di dollari e 12 miliardi nel

2025 con 700 mila pezzi venduti ogni

anno. Un boom che vedrà protagoniste

anche le PMI italiane: agili ed efficienti,

facilmente installabili e flessibili nelle

loro potenzialità applicative a più ambiti

industriali, nonché in grado di aiutare

gli operatori umani nelle loro mansioni,

sollevandoli da quelle più meccaniche

e logoranti, i co-bot rappresentano, nei

prossimi anni, anche per le piccole e

medie imprese un investimento smart

per approcciare il nuovo paradigma

produttivo 4.0.

La ‘voce’ Subfornitura

Ma il futuro del manifatturiero non può

prescindere dall’andamento del settore

della subfornitura che si conferma in

forte crescita: secondo l’Istat, la pro-

duzione di beni strumentali nel primo

semestre 2016 segna un +3,5% rispet-

to allo stesso periodo 2015, contri-

buendo significativamente nel mante-

nere il segno ‘più’ per l’intero comparto

industriale. Durante la manifestazione,

come già fatto lo scorso anno, verrà

data ampia visibilità all’intero della

subfornitura industriale e in particolare

a tre aree di specializzazione caratteriz-

zanti il made in Italy: materie plastiche

e gomma; Meccanica ed Elettronica,

in cui si potrà avere una panoramica

completa dei fornitori specializzati e

all’avanguardia in questi ambiti.

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Speciale

anteprima

Il piano governativo

Con il piano 4.0 presentato dal Ministro Calenda è giunto anche in Italia,

per il manifatturiero, l’avvento della quarta rivoluzione industriale, grazie

non solo alle misure economiche, ma soprattutto alle direttrici strategiche di

intervento che puntano a valorizzare la ricerca dei centri di eccellenza e la

formazione del capitale umano. Accanto, infatti, ai circa 32 miliardi di euro

provenienti da investimenti privati, ai 10 miliardi di risorse pubbliche e ai 13

miliardi di incentivi, il piano prevede un progetto di formazione per 200.000

studenti universitari e 3.00 manager sui temi dell’Industria 4.0, il raddoppio

del numero degli iscritti agli istituti tecnici superiori e l’attivazione di almeno

1.400 dottorati di ricerca focalizzati su questo tema. A partire da quest’anno

verranno inoltre istituiti i Competence Center, che contribuiranno a incrementare

la conoscenza sul 4.0, coordineranno la ricerca e la progettazione delle nuove

tecnologie e saranno il punto di riferimento dei Digital innovation hub, ovvero

alcune selezionate sedi di Confindustria e di R.E TE. Imprese Italia, che faranno

da ponte tra imprese, ricerca e finanza.

Sulla linea del processo di alfabetizzazione avviato dal Governo, MecSpe 2017 ha

organizzato nei mesi precedenti la manifestazione degli appuntamenti itineranti

sul manufacturing made in Italy, per raccontare cosa stanno facendo concretamente le aziende e mostrare la via italiana all’industria 4.0. “I laboratori di

fabbrica digitale: la ricetta italiana per l’industria 4.0”, hanno previsto un roadshow di avvicinamento alla fiera in due tappe (Veneto e Puglia), che ha creato

un momento di dibattito tra imprese, istituzioni e associazioni locali, con un approccio fortemente improntato alle esigenze produttive delle PMI italiane.