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gennaio/febbraio 2018
ring) almeno parte delle proprie attività con l’effetto
positive di generare, anche in questo modo, nuovi
posti di lavoro.
Il ritorno del tocco umano.
Altre tendenze come la
mass customization, o il gradimento crescente per pro-
dotti personalizzati che testimoniano il desiderio di un
‘tocco umano’ sono un’ulteriore conferma che il lavoro
umano non è solo necessario, ma anche in tantissimi am-
biti insostituibile. I robot, dunque, e in particolare i cobot
creano posti di lavoro migliori e spesso più remunerativi
di quelli che sostituiscono, migliorano la produttività e
aumentano la competitività, consentono la riqualifica-
zione degli operatori verso altre attività più creative e a
maggior valore aggiunto.
Aumentare la competitività.
Ovunque siano ap-
plicati i robot collaborativi migliorano la qualità di
prodotti e processi e, per le loro piccole dimensioni,
la facilità di programmazione, la flessibilità operativa
e applicativa e l’accessibilità economica svolgono un
ruolo fondamentale nel rendere alla portata di tutti
l’automazione robotica. Questo comporta che qualsi-
asi azienda possa utilizzarli per aumentare la propria
competitività, in particolare le PMI all’interno delle
quali i cobot possono esprimere al meglio la propria
flessibilità per adattarsi a contesti che continuano a
mutare e, così, competere con aziende anche di mag-
giori dimensioni. Inoltre i robot stanno consentendo
alle aziende operanti in Paesi che in passato hanno de-
localizzato la produzione di ‘riportare a casa’ (resho-
STRATEGIE