Table of Contents Table of Contents
Previous Page  46 / 102 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 46 / 102 Next Page
Page Background

46

rmo

gennaio/febbraio 2018

‘C

ustoms management’ e ‘Global value chain’

sono tra i fattori chiave per esportare oggi.

Quali sono le nuove corsie delle esportazioni ita-

liane e quali i Paesi di destinazione delle nostre tec-

nologie? I dati elaborati dall’Ufficio studi di Anima

sulla meccanica varia offrono indicazioni impor-

tanti per analizzare la fenomenologia dell’export

della meccanica italiana. Rispetto al primo semestre

2016, nel medesimo periodo del 2017 gli scambi

commerciali sono aumentati del +3,6% per una

cifra complessiva pari a 14 miliardi di euro circa.

Tra i primi dieci Paesi, che hanno richiesto in misura

maggiore le tecnologie italiane, in prima posizione

si trovano gli Stati Uniti che nel 2017 hanno fatto

registrare un incremento (+22%) rispetto all’anno

precedente, fino a raggiungere 1,4 miliardi di euro.

Turbine a gas (+37,5%) e macchine per il solleva-

mento e la movimentazione (+148,2%) sono le due

merceologie più attraenti per la bandiera a stelle

e strisce.

Dopo gli USA, la Germania.

Oltre agli USA, si

confermano partner storici dell’Italia la Germania,

al secondo posto, e la Francia, al terzo. Secondo

un andamento stabile, i due Paesi europei hanno

importato l’italianità rispettivamente per 1,3 mi-

liardi di euro e 1,2 miliardi di euro. Per entrambe le

destinazioni aumentano le esportazioni di pompe

di Renato Castagnetti

L’export della meccanica italiana viaggia bene e segna un +3,6% nel primo semestre 2017

rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Stati Uniti e Russia crescono a doppia

cifra. Estremamente positivi si segnalano anche i mercati di Arabia Saudita, Polonia e Iran.

Vediamo l’esperienza di due aziende

USA e Russia

trainano

l’export della

meccanica

varia

ECONOMIA