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ottobre 2017
raggio è stata vinta grazie alla dotazione software
standard delle macchine UR, alla rotazione infinita
del sesto giunto - che supera il limite delle rotazioni
in solo senso orario o antiorario per una porzione dei
gradi a disposizione - e all’uso perfetto del sensore di
forza presente nel robot. L’unione di queste tecnolo-
gie ha consentito di ‘simulare’ il gesto che compiamo
normalmente quando chiudiamo un flacone o una
bottiglia: facciamo ruotare il tappo e, giunti a quasi
fine corsa, diamo la rotazione di serraggio finale che
chiude definitivamente il nostro contenitore.
Questa operazione è la medesima compiuta dall’UR3,
che così è in grado di garantire il giusto serraggio per
ogni flacone Marka.
Immediato come un utensile.
L’elemento caratte-
rizzante l’installazione in Marka, al di là delle carat-
teristiche squisitamente tecnologiche del robot, è la
facilità con la quale il robot è stato inserito e avviato
nelle linee di produzione.
“Il robot è arrivato al mattino - proseuge Melite - e già
dopo 4 ore era operativo sulla linea, grazie all’intuitivo
sistema di programmazione che non richiede alcuna
competenza pregressa nella programmazione robot.
L’UR3, inoltre, ci ha semplificato la vita in produzione:
l’operatore non specializzato è in grado di fermare, ri-
settare e far ripartire la produzione molto celermente
e senza il bisogno di stare sempre a bordo macchina. È
facile da usare, con un’interfaccia user friendly e, inol-
tre, essendo collaborativo può lavorare in tutta sicu-
rezza a fianco dei nostri operatori in layout compatti”.
“Grazie ai robot Universal Robots - conclude il re-
sponsabile produzione, Belotti - ci è stato possibile
aumentare la qualità complessiva del prodotto finito
e rientrare nel costo di acquisto entro un anno”.
Risultati che hanno portato Marka ad introdurre un
nuovo robot per il serraggio dei flaconi e a studiare
nuove soluzioni per il confezionamento.
L’esigenza di Marka è applicare un tappo su un flacone che necessita
di un’applicazione precisa e con il medesimo serraggio. Un dettaglio
dell’utensile di serraggio applicato alla flangia del robot UR3.
I due protagonisti
Marka, fondata nel 1963 da Bruno Marzetta, è una realtà affermata nella produzione di detergenti
professionali. L’azienda, con sede a RHO (Mi) dispone di una superficie di circa 20.000 m
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Certificata UNI EN ISO 9001:2000, Marka è autorizzata dal Ministero della Sanità alla produzione di
PMC. Attrezzata con miscelatori da 1.000 a 34.000 l, che possono trattare dall’ acido cloridrico
all’ipoclorito di sodio, dall’alcool isopropilico alla soda, dispone inoltre di un parco di serbatoi dedicato
allo stoccaggio di materie prime e prodotti finiti di circa 700 t. Ha una capacità produttiva di circa
120 t/giorno. Invece, Universal Robots è il risultato di numerosi anni di intensa ricerca e sviluppo
presso il cluster di successo della robotica danese, sito ad Odense. L’azienda è stata fondata nel
2005 dall’attuale CTO, Esben Østergaard, che voleva rendere il mondo della robotica industriale
accessibile a tutti tramite robot compatti e versatili, user-friendly, venduti ad un prezzo ragionevole,
collaborativi e sicuri per automatizzare quasi ogni processo industriale. Il portafoglio prodotti include
i robot collaborativi UR3, UR5 e UR10, cosi chiamati in base alla loro capacità di carico in kg. Dal
momento del lancio del primo robot UR nel dicembre 2008, l’azienda è cresciuta considerevolmente
grazie ai propri robot collaborativi user-friendly, vendendoli ad oggi in oltre 50 Paesi nel mondo. Ad
oggi il parco di robot collaborativi installati è superiore alle 12 mila unità. Con soli 195 giorni i robot
UR, inoltre, vantano il minor tempo medio di ritorno dell’investimento sul mercato. L’azienda, parte del
gruppo americano Teradyne Inc. con sede a Boston, ha headquarter a Odense e filiali presenti negli
USA, Spagna, Italia, Germania, Singapore, Repubblica Ceca, India e Cina. Universal Robots ha più
di 350 dipendenti nel mondo.