25
rmo
settembre 2016
Francesco Goi
è nato a Mariano Comense il 12 Maggio del 1972. Sposato con 2 figlie (di
8 e 10 anni ), si è laureato in ingegneria gestionale presso il Politecnico di Milano, con cui
continua ad avere rapporti. Entrato in Tecnofirma nel 1996, si trasferisce per un periodo in
Francia, dove si occupa dello sviluppo commerciale del mercato d’Oltralpe. Rientrato in Italia,
assume la carica di business development manager e nel 2006 diventa direttore generale. Tra
i suoi hobby, i viaggi, la montagna, la musica e la letteratura. Una moto in garage in attesa di
essere rispolverata e una reflex sempre a portata di mano per immortalare la vita che scorre
ma anche le tecnologie Tecnofirma che scandiscono la storia dell’azienda.
assetto di questa realtà produttiva, che vede una
holding che si chiama TT Tecnofirma Team (posse-
duta al 90% dalla famiglia Goi) la quale ha diverse
partecipazioni oltre a Tecnofirma: Diamond (Beijing
Machinery Equipment); Elmag Superfici (per una
quota del 20%), e l’officina Tieffe.
Oggi Alessandro Goi è il presidente dell’azienda,
ed è affiancato, nelle funzioni dirigenziali, dai figli
Francesco e Giovanna.
E a Francesco Goi, direttore generale Tecnofirma,
chiediamo di parlarci di questa impresa che riveste un
ruolo così importante nel suomercato di riferimento.
“Sono entrato in azienda nel 1996 e subito mi sono
misurato con la necessità di dare a Tecnofirma
una struttura più manageriale. Per farlo abbiamo
sviluppato una duplice azione, da una parte ab-
biamo fatto crescere delle persone internamente, a
dall’altra abbiamo fatto ricorso a risorse provenienti
dall’esterno. Oggi il nostro organigramma presenta
un numero significativo di dirigenti che seguono gli
ambiti di loro competenza. L’assetto attuale di Tec-
nofirma è caratterizzato da una sapiente bilancia-
tura fra elementi di conduzione aziendale familiare
ed elementi manageriali puri”.
Quali sono i vantaggi di avere una situazione di questo
tipo?
“Le dimensioni non grandissime dell’azienda per-
mettono un rapporto personale e un dialogo conti-
nuo, uno scambio proficuo di esperienze e opinioni
a tutti i livelli; questo consente anche di superare
eventuali problematiche legate alle varie personalità
e ai vari caratteri. Il mantenimento di un clima colla-
borativo, basato sul rispetto reciproco, permette di
usufruire di quella marcia in più che fornisce il vero
lavoro di equipe. E dentro a questo concetto ci sta
anche la volontà della proprietà di rimanere un po’
dietro le quinte, senza apparire troppo all’esterno,
per lasciare il maggior spazio possibile alle altre
energie presenti”.
A destra, un momento espositivo di Tecnofirma, sotto,
la sede dell’azienda a Monza.