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settembre 2016

Francesco Goi

è nato a Mariano Comense il 12 Maggio del 1972. Sposato con 2 figlie (di

8 e 10 anni ), si è laureato in ingegneria gestionale presso il Politecnico di Milano, con cui

continua ad avere rapporti. Entrato in Tecnofirma nel 1996, si trasferisce per un periodo in

Francia, dove si occupa dello sviluppo commerciale del mercato d’Oltralpe. Rientrato in Italia,

assume la carica di business development manager e nel 2006 diventa direttore generale. Tra

i suoi hobby, i viaggi, la montagna, la musica e la letteratura. Una moto in garage in attesa di

essere rispolverata e una reflex sempre a portata di mano per immortalare la vita che scorre

ma anche le tecnologie Tecnofirma che scandiscono la storia dell’azienda.

assetto di questa realtà produttiva, che vede una

holding che si chiama TT Tecnofirma Team (posse-

duta al 90% dalla famiglia Goi) la quale ha diverse

partecipazioni oltre a Tecnofirma: Diamond (Beijing

Machinery Equipment); Elmag Superfici (per una

quota del 20%), e l’officina Tieffe.

Oggi Alessandro Goi è il presidente dell’azienda,

ed è affiancato, nelle funzioni dirigenziali, dai figli

Francesco e Giovanna.

E a Francesco Goi, direttore generale Tecnofirma,

chiediamo di parlarci di questa impresa che riveste un

ruolo così importante nel suomercato di riferimento.

“Sono entrato in azienda nel 1996 e subito mi sono

misurato con la necessità di dare a Tecnofirma

una struttura più manageriale. Per farlo abbiamo

sviluppato una duplice azione, da una parte ab-

biamo fatto crescere delle persone internamente, a

dall’altra abbiamo fatto ricorso a risorse provenienti

dall’esterno. Oggi il nostro organigramma presenta

un numero significativo di dirigenti che seguono gli

ambiti di loro competenza. L’assetto attuale di Tec-

nofirma è caratterizzato da una sapiente bilancia-

tura fra elementi di conduzione aziendale familiare

ed elementi manageriali puri”.

Quali sono i vantaggi di avere una situazione di questo

tipo?

“Le dimensioni non grandissime dell’azienda per-

mettono un rapporto personale e un dialogo conti-

nuo, uno scambio proficuo di esperienze e opinioni

a tutti i livelli; questo consente anche di superare

eventuali problematiche legate alle varie personalità

e ai vari caratteri. Il mantenimento di un clima colla-

borativo, basato sul rispetto reciproco, permette di

usufruire di quella marcia in più che fornisce il vero

lavoro di equipe. E dentro a questo concetto ci sta

anche la volontà della proprietà di rimanere un po’

dietro le quinte, senza apparire troppo all’esterno,

per lasciare il maggior spazio possibile alle altre

energie presenti”.

A destra, un momento espositivo di Tecnofirma, sotto,

la sede dell’azienda a Monza.