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rmo
settembre 2016
Hema investe nelle
attività di ricerca e
sviluppo e sottopone
i suoi prodotti a un
intenso iter di verifiche
qualitative.
rete) realizzando un prototipo. “In seguito il mon-
taggio avviene presso la nostra area di test; in questa
occasione verifichiamo la precisione dimensionale,
la forma costruttiva e simuliamo il comportamento
dinamico della copertura”, spiega Najorka. “Tutto
questo serve a identificare rumori, tenuta ermetica,
sollecitazione meccanica o eccesso di sollecitazione
prima che avvenga il montaggio di serie sulle mac-
chine del cliente”. Pertanto eventuali ottimizzazioni
possono essere applicate al prodotto già prima della
consegna della serie ‘zero all’utilizzatore.
La procedura di test per esigenze interne di Hema si
svolge analogamente alle prove per i progetti degli
utilizzatori. Nuovi materiali, metodi di produzione,
forma, posizione e dimensioni per le coperture ven-
gono provati adeguatamente simulando severamente
i criteri di utilizzo presso gli utenti. Questi ultimi ven-
gono considerati come valore di riferimento. Anche
per nuovi sviluppi Hema ricorre ad applicazioni di ri-
ferimento di determinati utilizzatori e svolge le prove
con riferimento a esse. In caso di esito positivo della
prova ha luogo l’ottimizzazione per l’impiego in larga
scala. In media una prova semplice del materiale dura
da una a due settimane. Per le coperture di grandi di-
mensioni con corse lunghe, una prova completa può
richiedere anche fino a tre mesi e mezzo.
Gli utilizzatori ricevono i risultati.
Hema, quasi
sempre, viene coinvolta fin dall’inizio nello sviluppo
delle macchine utensili. “Per esempio prendiamo i
disegni CAD della macchina del nostro cliente e a
partire da essi sviluppiamo un prodotto specifico
personalizzato. I progettisti del cliente sono sem-
pre coinvolti”, spiega Najorka. Così, per esempio, è
possibile minimizzare lo spazio necessario che deve
essere previsto per le protezioni.
Alla fine l’utilizzatore riceve tutti i risultati delle
prove correlati al suo prodotto. Talvolta, su richie-
sta, vengono sottoposti all’utente anche le prove
preliminari e i test dei prototipi. Questo potrebbe
agevolare la decisione per un cambio di materiale,
soprattutto se le macchine sono state sottoposte a
un restyling o a un cambio generazionale. Inoltre, se
è opportuno, si può anche procedere al retrofitting
di una serie in corso da molto tempo. Può essere al-
tresì utile integrare in macchine esistenti gli sviluppi
relativi a nuovi materiali, a nuove tecnologie di
processo e alla forma delle coperture, per ottenere
comunque un’ottimizzazione della macchina stessa.
In media gli ingegneri di Hema eseguono, ogni
anno, da 30 a 60 test sul banco prova. Talvolta in
una prova vengono esaminate fino a dieci varianti
di una tipologia di prodotto. L’utilizzatore sa che
con Hema può scegliere tra un’ampia gamma di so-
luzioni e ottiene sempre i prodotti più adatti alle
proprie esigenze. L’area dedicata alle prove viene
regolarmente ampliata con nuovo hardware (profili
di alluminio, motori, tecnologie dei sensori). Inoltre,
si ricorre in misura crescente a sistemi elettronici di
misurazione e analisi supportati da PC. La comples-
sità delle simulazioni dei prodotti richiede sempre
più spesso l’impiego di controlli programmabili, per
collegare tra loro i processi e verificarli.