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rmo

aprile 2016

siamo soddisfare tutte leesigenze, dalla flessibilitàestrema

dellaPMI italiana con lotti da24/48oredi produzione, fino

allagrande industriamonotematica tedesca, cheottimizza

invece un impianto all’inverosimile per un singolo partico-

lare da prodursi per i prossimi 36mesi”.

Per implementare al meglio il concetto di offerta tecnolo-

gica in ottica di piattaforma, il passo successivo nel piano

industriale di Colombo è stato l’introduzione di personale

tecnico specializzato nella fase di gestione del progetto.

L’obiettivo è quello di rafforzare il concetto correlato di

servizioe la suapenetrazionenelmercato. “Permigliorare

e incrementare la nostra capacità di dare servizio - illustra

il direttore generale -, abbiamo inserito nuove figure che

ci hanno consentito di costruire una catena di processi per

portare il cliente da un problema alla soluzione, passando

per lamacchina Tornos. Questo comporta capacità di ana-

lisi del progetto e delle specifiche necessità del cliente,

implicando processi tecnologici, capacità di valutazione

produttive e di ottimizzazione dei processi”. Una volta

che la soluzione è stata implementata in partnership con

il cliente, occorre quindi metterlo nella condizione di po-

terla gestire al meglio, in modo da giustificare e verificare

il ritorno dell’investimento.

Ripresa della domanda.

Per quanto concerne il mer-

cato italiano, Tornos vede e conferma il generale trend

di ripresa nella domanda di macchine utensili, non tanto

nella direzione di una sostituzione del parco macchine

quanto nel suo ampliamento. “Le aziende tendono a cer-

care di ottimizzare l’utilizzo di macchinari anche magari

obsoleti e meno performanti all’interno di processi pro-

“Oggi la customizzazione consiste nel fornire una mac-

china che possiamo definire standard - spiega Colombo

-, ma che presenta una tale elevata versatilità dei processi

a bordo macchina che consente di personalizzarla per la

tipologia di azienda, più che per il singolo processo. I lotti

oggi tendono a ridursi, i volumi cambiano e il just in time

è quasi obsoleto: pertanto, tempi di riattrezzaggio e varia-

bilità dei pezzi diventano sempre più importanti”. Tornos,

grazie auna ingegnerizzazione intelligente ealla centena-

ria esperienza, ha quindi introdotto un approccio diverso,

integrando tutte le diverse possibili necessità inuna piatta-

forma di macchina comune, gestibile in variomodo nei di-

versimercati. “Allo sviluppodi questoapproccioall’insegna

della flessibilità hanno contribuito anche le nuove linee

di prodotto introdotte dal Gruppo, che hanno integrato

quelle consolidate che già avevamo - entra nel dettaglio

il direttore generale -. Questo è molto importante, poiché

le problematiche delle aziende in Germania sono oppo-

ste a quelle che abbiamo in Italia: nel nostro Paese il tes-

suto industriale è fatto da PMI, con pochi addetti, magari

a conduzione familiare e che nell’ultimo decennio hanno

dovuto affrontare un delicato passaggio generazionale”.

Qui la tecnologia non deve essere spinta, ma versatile,

poiché non ci sono strutture industriali enormi, con linee

di prodotto dedicate e commesse quinquennali da major

automotive che già oggi fanno piani industriali al 2020.

“Le nostre aziende sono i contoterzisti. Integrare le diverse

necessità in una piattaforma di macchina, fatta anche di

diverse varianti di modello, offre la modularità necessaria

per organizzare al meglio la macchina, inserendola nelle

peculiarità dell’impianto - commenta Colombo -. Così pos-

Lavorare particolari complessi

Polivalente, performante, in grado di lavorare con

o senza bussola e di realizzare operazioni ad alto

valore aggiunto, la serie Swiss GT (Swiss GT 26

e Swiss GT 13) è una soluzione di lavorazione

che offre un equipaggiamento standard ad un

prezzo competitivo. Il design innovativo del tornio

Swiss GT 26 B può contenere fino a 2 x 4 mandrini

girevoli con velocità mandrino fino a 9.000 giri/min.

Questa stazione di lavorazione azionata ad alta

velocità incorpora un motore mandrino da 1 kW

per la lavorazione di materiali difficili da tagliare e

per la gestione di gravosi processi di sgrossatura.

Inoltre, la cinematica del nuovo Swiss GT 26 B

consente di montare 2 x 4 stazioni utensili anteriori

fisse, garantendo che ogni angolo possa essere indicizzato o processato dai programmi

a controllo numerico. La flessibilità della serie è data dalla possibilità di avere fino a 40

utensili di cui 16 girevoli, uno spostamento rapido degli assi fino a 32 m/min. Inoltre, l’asse

Y in contro-operazione offre una capacità di lavorazione più elevata, l’area di lavorazione

modulare permette di montare utensili rotanti e apparecchiature in base alle esigenze

del particolare da lavorare: Infine, la macchina permette di avere l’asse B per lavorazioni

multiasse di ogni geometria, lavorazioni sia ad olio sia ad emulsione.