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rmo

aprile 2015

pazione di enti locali e Regioni”. Medio Credito Centrale

detiene oggi il 90%dell’appalto del service di gestione del

Fondo, affiancato da un raggruppamento temporaneo di

imprese composto da altre quattro banche. Esistono due

organismi di gestione, un team di assistenza che si occupa

a tempo pieno del Fondo facendo attività di promozione,

diffusione e supporto al sistema presso gli intermediari del

credito, mediante persone i cui contatti sono disponibili

online

(www.fondidigaranzia.it

), e un Comitato di Indi-

rizzo, composto da un rappresentante per ciascuna delle

cinque banche coinvolte, che si riunisce una volta al mese

per stabilire linee direttrici per aumentare la conoscenza

del Fondo e semplificare l’accesso al sistema, affinché il tes-

suto imprenditoriale trovi sempre più rispondenza presso

il sistema del credito.

Garanzia per le imprese.

Il Fondo di Garanzia è am-

missibile per qualsiasi operazione finanziaria che nasca

per esigenze legate all’attività imprenditoriale, ed è in-

tersettoriale, includendo anche settori come automotive

e trasporti, prima esclusi in virtù di una norma europea

scaduta il 31 dicembre 2014 (continuano invece a essere

esclusi dalla misura banche ed enti finanziari). Il Fondo è

inoltre cumulabile con altri interventi agevolativi, sempre

che questi non vietino a loro volta il cumulo con altre mi-

sure. “La Garanzia del Fondo ha procedure molto snelle -

spiega Belardi -, operando solomediante una piattaforma

web, per cui i soggetti richiedenti non devono presentare

documenti cartacei, certificato antimafia a parte, unico

documento richiesto. Le imprese che pertanto chiedono

di appoggiarsi al Fondo in operazioni di finanziamento

con banche e istituti di garanzia devono solo fornire in-

formazioni, in base alle quali il Consiglio di gestione del

Fondo avvia un’istruttoria, che in tempi molto brevi, 2-3

settimane, delibera la concessione della garanzia. Va sot-

tolineato che la delibera da parte del Fondo di per sé non

assicura il finanziamento, in quanto le banche e gli istituti

di credito in parallelo avviano un’istruttoria più approfon-

dita, con accesso alla centrale rischi e al profilo di merito

del richiedente. Il rating dell’impresa di per sé non è di-

fatti influenzato dalla delibera della garanzia, che fa solo

da paracadute per gli istituti di credito per recuperare più

velocemente i soldi in caso di insolvenze”.

Vantaggi per lebanche.

Caratteristica che rende il Fondo

di Garanzia molto interessante per gli istituti di credito è

che dal 2009 il Fondo è assistito dalla Garanzia dello Stato,

essendo pertanto a ponderazione zero. Questo significa

che le banche nondevono fare alcun accantonamentoper

far frontealleperdite inattese relativamenteallaquotadel

finanziamento coperta dal Fondo. In tal modo il ricorso

al Fondo di Garanzia aumenta la disponibilità e l’offerta

di credito della banca, a parità di capitale detenuto, ero-

gando più credito a minor costo. “Questa caratteristica è

fondamentale - mostra Belardi -, come si può vedere dal

boom di domande avvenuto a seguito dell’introduzione

della ponderazione zero: dalle 14mila domande del 2008,

queste sono infatti diventate 24.600 nel 2009, fino a cre-

scere oltre le 80 mila lo scorso anno, con previsione per il

2015 di arrivare a una quota compresa tra 100 e 110 mila

operazioni, condecinedimigliaiadi PMI chegiàneusufru-

iscono. Il Fondo è poi escutibile a prima richiesta: trattan-

Guglielmo Belardi, presidente del

comitato di indirizzo del RTI gestore del

Fondo di Garanzia PMI.

Thomas Candeago, innovation

manager, Officina dell’Innovazione -

Warrant Group.