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AlessandroBandelli,

classe1978, laureato in

EconomiaeCommercio

presso l’Università

CattolicadiMilano,

dopo la laurea

eunabreve

esperienza

negli Stati Uniti pressounamultinazionale

americana, entra inMondial nel 2006.

Attualmente ricopre la caricadi assistente

alladirezionegenerale, e segue inparticolar

modo l’organizzazione internae la strategia

aziendale. Rappresenta la terzagenerazione

(l’azienda fu fondatadal nonnonell’ottobre

del 1946) insieme con il fratelloStefano, che

segue le filiali di BolognaeFirenze.

19

rmo

luglio/agosto 2015

Alessandro Bandelli

o nella creazione di prodotti ad hoc. C’è poi il nostro

magazzino dedicato ai prodotti lineari, situato a Pia-

cenza, dove siamo in grado di customizzare i prodotti

lineari in base alle esigenze della clientela”.

La struttura di Piacenza è uno snodo fondamentale della

vostra organizzazione…

“Negli ultimi tempi abbiamo fatto importanti investi-

menti sulla nostra sede di Piacenza: abbiamo acquisito

dei magazzini verticali e abbiamo acquistato nuovi mac-

chinari per la customizzazione dei prodotti lineari; tutto

ciò per ampliare ed elevare ulteriormente i nostri stan-

dard di servizio al mercato”.

Alla luce dell’accordo, quali cambiamenti avete dovuto

affrontare? È stato un passo che sicuramente vi avrà im-

pegnato molto…

“Per noi è stata una svolta importante che ha compor-

tato cambiamenti importanti su tutta la nostra strut-

tura, pensiamo ad esempio alla elaborazione di nuovi

cataloghi tecnici, alla formazione del customer service

sui nuovi prodotti, alla loro codifica all’interno del no-

stro sistema gestionale, alla comunicazione verso la

forza vendita, la gestione logistica e commerciale…”.

S

i è trattato in ogni caso di un passaggio importante che

avrà portato con sé anche una fase di vostra crescita…

“Assolutamente, e uno dei motivi per i quali abbiamo

fatto questa scelta è stato proprio quello di cogliere

la grande opportunità di crescita che ci si prospettava

nell’incontro con THK. A quel punto si trattava di sfode-

rare quella ‘marcia in più’ di cui sentivamo di essere

dotati. E così è stato, con grande soddisfazione sia

nostra sia dei nostri partner giapponesi”.

Dal punto di vista di azienda che opera in Italia, come

giudicate l’attuale situazione dell’industria e del mercato

nel nostro Paese, con particolare riferimento al vostro

settore?

“Possiamo dire che la situazione appare ancoramolto

lontana dai livelli pre-crisi, ma è innegabile che da

qualche mese a questa parte ci siano alcuni timidi se-

gnali di ripresa; certo i numeri sono ancora labili, e il

pil fa registrare movimenti positivi ma quasi imper-

cettibili. Dobbiamo sempre tenere presente che dal

2009 a oggi abbiamo perso circa il 20% della nostra

capacità produttiva: si tratta di una situazione da cui

non è facile né breve rialzarsi. Mi pare, comunque,

che si senta un certo fermento, una certa voglia di

uscire da questo periodo buio. Nel caso specifico di

Mondial, essendo molto orientati verso prodotti e

soluzioni innovative, è naturale che incontriamo sul

mercato clienti molto vivaci, sempre alla ricerca di

soluzioni avanzate; siamo fortunatamente obbligati,

dalla logica delle cose, a compiere di continuo nuovi

passi in avanti”.

Lei pensa, considerando il vostro settore, che sia possi-

bile ritornare ai livelli di mercato che c’erano prima della

crisi?

“A livello generale, di produzione industriale, credo

che siamolto difficile tornare a quei numeri, al tempo

stesso alcuni settori specifici hanno fatto registrare

numeri migliori rispetto ai valori del 2008. Prenderei

come esempio il segmento del packaging: nel quale

come Italia abbiamo dei veri ‘campioni’, aziende che

sono leader mondiali e che stanno crescendo per in-

novazione di prodotto e per acquisizioni”.

Alla luce di tutto quanto è stato detto, ci potrebbe

prospettare come vede la sua azienda nel prossimo

futuro?

“Sicuramente un’azienda dinamica, alla continua

ricerca di soluzioni innovative, affiancata a partner

importanti che possano supportarne la crescita, con

una attenzione incessante al mercato del primomon-

taggio degli OEM. Sono ottimista per il nostro futuro

caratterizzato dalla permanenza in un settore un

po’ di nicchia dove sono richieste soluzioni applica-

tive speciali. La capacità di customizzare in maniera

spinta, elemento che ci contraddistingue, è e sarà an-

cora il nostro valore aggiunto, e il mercato, se faremo

sempre le cose bene, ci premierà ancora”.

@

dapascucci