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18

rmo

luglio/agosto 2015

Strategie

PERSONAGGIO DEL MESE

mente, i comportamenti delle persone rispecchiano

le tradizioni e le radici profonde del proprio Paese. Al

tempo stesso, l’impronta di un’azienda viene data dai

suoi vertici: sono gli uomini a capo di un’impresa che ne

forgiano i tratti, con le loro indicazioni e il loro esempio

e io credo che questo avvenga anche aldilà delle cul-

ture di appartenenza. Con THK c’è stato un confronto

fecondo che ha portato a un giusto equilibrio fra le ri-

spettive esigenze. Mondial è tra i principali player sui

prodotti lineari del mercato italiano e l’incontro con l’a-

zienda nipponica rappresenta un punto d’arrivo molto

soddisfacente per le due realtà”.

Quali sono le caratteristiche dei prodotti THK che sono più

apprezzate dai clienti italiani?

“La principale caratteristica è sicuramente il loro alto

livello qualitativo: THK è il primo player a livello mon-

diale per i sistemi e i componenti lineari, presente in

quasi tutti i settori industriali ed è il brand di riferi-

mento per questa tipologia di prodotti. THK, oltre ad

essere di fatto l’inventore dei sistemi di movimenta-

zione lineare, è riconosciuta universalmente come so-

cietà innovatrice nello sviluppo di questo mercato. Un

altro punto di forza che caratterizza questa grande

azienda è la completezza della gamma dei prodotti

che vede al suo interno un grande numero di soluzioni

tecniche altamente innovative: oltre ai componenti

più ‘classici’ come possono essere le guide e viti a ricir-

colazione di sfere/rulli, troviamo anche le tavole anti

sismiche, i cuscinetti a rulli incrociati e componenti per

l’automotive. Si tratta quindi di un’offerta che si sposa

benissimo con la domanda di moltissime aziende pre-

senti sul mercato italiano caratterizzata da una forte

richiesta di soluzioni all’avanguardia. C’è poi una va-

lenza strategica a livello di servizio: un brand interna-

zionale dà anche tranquillità ai produttori di macchine

perché garantisce la disponibilità del prodotto in qual-

siasi parte del mondo”.

In questo periodo non particolarmente facile anche in am-

bito industriale, il fatto di avere prodotti di alta qualità

può diventare anche un limite ad esempio sul versante

della politica dei prezzi?

“Di certo il prezzo è una delle variabili prese in con-

siderazione dal cliente, ma non è ovviamente l’unica;

bisogna tenere presente che in Italia abbiamo molti

produttori OEM che esportano i loro macchinari. Que-

ste realtà, per poter vendere i loro prodotti all’estero,

devono fornire un valore aggiunto, in termini di per-

formance, affidabilità ecc. Ecco allora che vendere

soluzioni di qualità diventa obbligatorio. È in questo

preciso momento che il fattore prezzo passa in se-

condo piano e diventa meno decisivo”.

Visto che abbiamo citato i prezzi: su questo come su altri

argomenti riguardanti i prodotti, che tipo di autonomia

avete all’interno dell’accordo? Potete avere qualche vo-

stro margine di manovra basato sulla conoscenza diretta

del mercato italiano?

“La partnership che abbiamo stretto è molto forte e

vede un grande impegno da parte delle nostre due

aziende, questo ci dà la forza per affrontare in ma-

niera positiva qualsiasi situazione. Mondial può dare

un grande contributo dato che copre tutti i principali

settori industriali ed è presente con le proprie filiali e

funzionari di vendita sull’intero territorio nazionale.

L’ampia rete commerciale e l’ottima conoscenza del

mercato ci permette di fornire input importantissimi

per l’utilizzo dei prodotti nelle diverse applicazioni in-

dustriali. La nostra valenza deriva anche dal fatto che

siamo dei distributori un po’ atipici poiché siamo strut-

turati con un ufficio tecnico e di assistenza di dimen-

sioni importanti, e questo ci differenzia dalla classica

azienda di distribuzione. I nostri dodici tecnici possono

supportare i clienti nello sviluppo di nuove applicazioni

Alessandro Bandelli, assistente

alla direzione generale di

Mondial, rappresenta la terza

generazione della famiglia che

guida Mondial, insieme con il

fratello Stefano, che segue le

filiali di Bologna e Firenze.