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gennaio/febbraio 2015
America e il Pacifico, con aumenti del 2,3% e del 2,5%,
rispettivamente. Nel NordAmerica il Paese cheè cresciuto
di più è stato il Canada, che nel 2013 ha mostrato un in-
cremento della domanda (+2,45%) superiore a quello
registrato negli Stati Uniti (+1,96). In quest’ultimo Paese
la situazione è piuttosto fluida, a causa del previsto svi-
luppo delle esportazioni di GNL, che potrebbero ridurre
l’offerta interna e quindi avere un’incidenza negativa
sul prezzo del gas e, di conseguenza, sulla domanda. Il
Messicoha invecemostratouna consistente riduzionedei
consumi (-12,6%).
Tra i Paesi asiatici si deve registrare una prima riduzione
della domanda in Giappone (-1,9%), dopo due anni di
crescita sopra il 10%. È stato invece sostenuto l’aumento
del consumo di gas in Corea (+5,3%). Per quanto ri-
guarda l’Europa, le variazioni più rilevanti si sono avute
in Germania (+4,75%) e, in senso opposto, in Italia e in
Spagna. Nel nostro Paese il consumo è stato penalizzato
siadalla situazioneeconomica, siadallo spiazzamentodel
gas nel settore termoelettrico a opera dell’aumento delle
energie rinnovabili.
Il nucleare.
Passiamo ad analizzare il nucleare. Nel suo
World Energy Outlook 2013 (WEO 2013) l’AIE attribu-
isce all’energia nucleare un ruolo importante nella pro-
duzione di energia elettrica, in particolare nei Paesi non
Ocse. Facendo riferimentoal NewPolicies Scenario, lo sce-
nariocentralenelWEO2013, si prevedeunaumento siaal
2020, sia al 2035. A livellomondiale l’aumentodal 2011 al
2020 dovrebbe ammontare al 31,5%, ma con un +10,2%
nei Paesi Ocse e un +121%negli altri Paesi.
Dal 2020 al 2035 l’aumento a livello mondiale è previsto
in 26,3%, con un +4,9% nei Paesi Ocse e un +71% negli
altri Paesi. Sottostante a questi incrementi nella produ-
zione di energia elettrica da fonte nucleare c’è un note-
vole programma di sviluppo degli impianti. Tra il 2013 e
il 2035 è prevista la dismissione di impianti per 117 GWdi
cui 81 GWnei Paesi Ocse (42 GWnell’Unione Europea) e
36 negli altri Paesi.
Afrontedi 302GWdi nuovi impianti a livellomondiale, di
cui 83 GWnei Paesi Ocse (29 GWnell’Unione Europea) e
219 GWnegli altri Paesi. La variazione netta di potenza è
quindi negativa per l’Unione europea e soltantopari a +2
GWper l’areaOcse, cheperaltro risentedel forte sviluppo
in Corea (+27 GW).
Gli incrementi più significativi sono previsti in Cina (+114
GW) e in India (+26 GW). Dopo un periodo di moratoria
seguito all’incidente di Fukushima, il piano quinquennale
cinese è ripreso nel 2012 dal punto in cui era stato inter-
rotto. La tipologia impiantistica sarà diversa da quella
recentemente sviluppata in Europa, con costi presumi-
bilmente inferiori. Della potenza addizionale prevista, il
28% è già in costruzione, mentre la quota residua do-
vrebbe esseremessa in cantiere entro il 2015.
sumo mondiale di petrolio ha raggiunto i 91,2 milioni di
barili/giorno, continuando ad aumentare a tassi crescenti:
1,45%nel 2013 contro l’1%nel 2012 e lo 0,8%nel 2011. In
termini assoluti, l’incremento è stato di 1,3 milioni di barili/
giorno, contro gli 0,9milioni dell’anno precedente.
Tale aumento a livello mondiale è molto diversificato a
livello regionale. La domanda è stata mediamente quasi
stabile nei Paesi Ocse (+0,1 milioni), con un andamento più
sostenuto inNordAmerica (+1,7%), compensatodalle ridu-
zioni in Europa e nel Pacifico. Più vivace è stata la domanda
nei Paesi nonOcse (+2,7%), con gli aumenti più significativi
verificatisi in Cina e nei Paesi dell’America Latina.
L’andamento del 2013 e le previsioni dell’Agenzia interna-
zionale dell’energia (AIE) per il 2014 confermano la ten-
denza storica di lungo periodo, che ha visto un ristagno
della domanda nei Paesi Ocse a fronte di un costante au-
mento nei Paesi nonOcse. I consumi in questi ultimi Paesi si
sono ulteriormente avvicinati a quelli dei Paesi Ocse.
Il differente andamento della domanda è dovuto, da un
lato, alla sostenuta crescita economica nei Paesi emergenti
e in via di sviluppo e, dall’altro, alle politiche di risparmio
energetico e al progressivo sviluppo delle fonti rinnovabili
nei Paesi più sviluppati. Nel 2013 i tremaggiori consumatori
di petrolio sono stati gli Stati Uniti (18,93 milioni di barili/
giorno), laCina (10,12milioni di barili/ giorno) e il Giappone
(4,55milioni di barili/giorno).
Gas naturale.
Veniamo ora al gas naturale. Dopo il con-
sistente aumento della domanda di gas naturale a livello
mondiale registrato nel 2012 (+3,25%), nel 2013 si è veri-
ficato solo un modesto incremento della stessa, pari e circa
40 miliardi di m3 (+1,15%), abbastanza ben distribuito tra
Paesi Ocse e altre aree. Fa eccezione l’Europa, che ha mo-
strato una domanda di gas naturale stazionaria.
Fra i Paesi Ocse le aree più dinamiche sono state il Nord