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rmo

gennaio/febbraio 2015

zionamento dell’asse in maniera efficace, anche in pre-

senza di una eventuale usura meccanica proveniente

dall’accoppiamento tra pignone e cremagliera.

L’asse verticale Z utilizza una trasmissione tramite vite

rotante pre-caricata e chiocciola fissa.

Soluzioni avanzate.

Tra gli elementi che contraddistin-

guono questa realizzazione Innse Berardi, si evidenzia

anche la soluzione adottata per annullare le derive termi-

che eventuali, relative all’asse verticale. È una soluzione

prettamentemeccanica, pertanto non soggetta a regola-

zioni software e che si attua in tempo reale.

Le dimensioni principali dei pezzi da lavorare sono: 13,4 x

8,7 x 0,12 m; le corse di ogni singola macchina, M1 e M2,

sono: X15.000mmeY9.000mm, (distanza tra le colonne

11.000 mm) Z 1.250 mm.

La linea mandrino si presenta così: coppia massima in

S1, Nm 1500; massima velocità di 6.000 giri/min; potenza

massima in S di 45 kW; l’attacco utensile è un HSK-A 100.

Vediamo infine le precisioni macchina, in accordo alla

norma VDI 3441, valore ‘Pa’ lungo l’asse X 0,02 mm su

3000mm, +0,005mmogni metro addizionale, asseY0,02

mm, asse Z 0,01 mm.

Le due macchine sono inoltre dotate di quelle opzioni

necessarie per poter effettuare operazioni senza pre-

senza di operatori, quali ad esempio: cambio utensile

automatico e relativo magazzino utensili, possibilità di

cambio teste accessorie, dispositivo laser per pre-settare

gli utensili in macchina, tasto di misura pezzo, per facili-

tare le operazioni di azzeramento pezzo o certificazione

del pezzo in lavorazione.

Partner tecnologico.

“Innse-Berardi contribuisce inma-

niera sostanziale allo sviluppo di questo progetto grazie

a un impianto altamente tecnologico - dicono in azienda

- che realizza le lavorazioni dei radial plate. Innse Berardi

non è soloun fornitore, ma unpartner tecnologico a tutti

gli effetti avendo sviluppato, congiuntamente a Cnim,

tutta la tecnologia necessaria alla produzione di questi

componenti”.

L’impianto installato è costituito da due fresatrici ad asse

verticale con traversa mobile a guide alte.

Il progetto, denominato Atlas 1, nasce dall’applicazione

dei piùmoderni software di calcolo strutturale a elementi

finiti (FEM analysis) associati alla pluriennale esperienza

progettuale di Innse Berardi. Infatti si utilizza la metodo-

logia FCD (Flexible Concept Design) con la quale Innse

Berardi è in grado di modificare la morfologia della

macchina, mantenendone il cuore invariato. L’output

progettuale dà la possibilità di configurare la macchina

con: tavolamobile (PF); portaleMobile (LG); upper gantry

(UG). L’impianto di cui stiamo parlando è una Atlas 1 UG,

traversa traslante con guide di scorrimento in alto.

La cinematica degli assi è ottenuta tramite guide lineari

e pattini a rulli incrociati, su tutti gli assi cartesiani. L’asse

longitudinale X è movimentato, su ciascun lato della

traversa traslante, da doppio motore con trasmissione

del movimento su pignone e cremagliera. Analoga so-

luzione, ma con un solo cinematismo, realizza la trasla-

zione del carro porta ram lungo la traversa, asse Y.

Queste soluzioni adottano, inoltre, una regolazione

particolarmente sofisticata, ossia il cosiddetto antigioco

elettronico. Questo consente di chiudere il loop di posi-

Iradialplatesonocomponentidestinatiacontenereesorreggereilcuorediunreattore,

lacameradifusione.Quiunafasedirealizzazioneeditrasporto.

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Energia