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gennaio/febbraio 2015
Gruppo United Grinding, sono specializzate nella pro-
gettazione e costruzione di sistemi automatizzati per la
costruzione, l’affilatura e il controllo dimensionale degli
utensili. Inoltre, realizzano software e sistemi laser per
il controllo e la lavorazione delle superfici dei taglienti.
Francesco Vassalli è l’amministratore delegato della fi-
liale italiana, con competenze per il mercato spagnolo
e del Sud America. La sede è a Bregnano, in provincia
di Como. Alcune domande per capire questo comparto
industriale che abbraccia la produzione di utensili per
metalli, legno e, negli ultimi anni, anche dei materiali
compositi.
Il settore manifatturiero europeo non sta vivendo un mo-
mento felice. Dal suo punto di osservazione qual è lo stato
di salute di questo compartonel nostroPaese?
“Vero. Il settore manifatturiero europeo non naviga in
acque tranquille, ma devo fare delle precisazioni. Innan-
zitutto, è falso affermare che nel nostro Paese c’è un
declino generalizzato. Il modello vincente di impresa,
dai dati in mio possesso, è quello di aziende fortemente
specializzate nell’industria, con organizzazione flessi-
bile, attenzione alla qualità, al marchio, al servizio all’u-
tilizzatore, con fornitori radicati nel territorio. Inoltre,
alcune di esse si sono aggregate trovando nuovo slancio
anche nei mercati esteri. Questo modello è lo stesso che
caratterizza Walter ed Ewag, facenti parte del Gruppo
internazionale United Grinding. Un’azienda specializ-
zata nella produzione di rettificatrici e, per quanto mi
riguarda, le affilatrici per utensili da taglio.
Numeri alla mano posso affermare con sicurezza che lo
scorso anno è stato molto soddisfacente sia per la sede
italiana Walter Ewag Italia, sia per quella spagnolaWal-
ter Ewag Iberia con risultati di vendita delle macchine a
CNC importanti”.
Ilmercatodell’utensileria è in controtendenzaallora?
“Direi di sì. A livello mondiale i marchi Walter ed Ewag
sono in crescita. La sede produttiva, nella Repubblica
Ceca, è in fase di ampliamento e l’obiettivo è quello di
aumentare la capacità produttiva del 20%. E’ un incre-
mento significativo, indice di una crescita strutturale.
Anche il mercato domestico è decisamente interessante:
il valore degli ordini del 2014, di Walter Ewag Italia, sud-
divisi tra service e volumi di vendita è stato di circa 7,5
milioni di euro. Il valore del service è di circa 1,3 milioni
di euro. La filiale italiana occupa dodici dipendenti, in
aumento negli ultimi anni. In questa sede abbiamo una
sala espositiva/dimostrativa dei sistemi di affilatura di-
sponibili per gli utilizzatori in fase di test, prove e appli-
cazioni specifiche. Corsi di aggiornamento e formazione
completano l’offerta della filiale.
Ritengo che i risultati positivi della sede di Bregnano
siano dovuti alla tipologia eterogenea dei nostri utiliz-
zatori. Si tratta di artigiani, ma anche la piccola e media
impresa, oppure le filiali italiane di grandi imprese ‘key
account’. Altri utenti sono i costruttori di stampi, mec-
canica generale, utensili per la lavorazione del legno, il
settore medicale con la produzione di microfrese e mi-
croviti. Infine, ma non per questo meno importante, la
lavorazione di utensili per materiali compositi. Quest’ul-
timo è un settore decisamente interessante e in grande
crescita”.
Quali sono le richieste tecnologiche degli utilizzatori?
“Dipende dalle aree geografiche prese in considera-
zione. Per l’Europa, e in generale il mondo occidentale,
i trend sono comuni per quanto riguarda le tecnologie
di produzione. Esistono dei megatrend che coinvol-
gono tutti i comparti industriali: l’ecologia, la compa-
tibilità ambientale dei sistemi per produrre, l’assistenza