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19

rmo

gennaio/febbraio 2015

Gruppo United Grinding, sono specializzate nella pro-

gettazione e costruzione di sistemi automatizzati per la

costruzione, l’affilatura e il controllo dimensionale degli

utensili. Inoltre, realizzano software e sistemi laser per

il controllo e la lavorazione delle superfici dei taglienti.

Francesco Vassalli è l’amministratore delegato della fi-

liale italiana, con competenze per il mercato spagnolo

e del Sud America. La sede è a Bregnano, in provincia

di Como. Alcune domande per capire questo comparto

industriale che abbraccia la produzione di utensili per

metalli, legno e, negli ultimi anni, anche dei materiali

compositi.

Il settore manifatturiero europeo non sta vivendo un mo-

mento felice. Dal suo punto di osservazione qual è lo stato

di salute di questo compartonel nostroPaese?

“Vero. Il settore manifatturiero europeo non naviga in

acque tranquille, ma devo fare delle precisazioni. Innan-

zitutto, è falso affermare che nel nostro Paese c’è un

declino generalizzato. Il modello vincente di impresa,

dai dati in mio possesso, è quello di aziende fortemente

specializzate nell’industria, con organizzazione flessi-

bile, attenzione alla qualità, al marchio, al servizio all’u-

tilizzatore, con fornitori radicati nel territorio. Inoltre,

alcune di esse si sono aggregate trovando nuovo slancio

anche nei mercati esteri. Questo modello è lo stesso che

caratterizza Walter ed Ewag, facenti parte del Gruppo

internazionale United Grinding. Un’azienda specializ-

zata nella produzione di rettificatrici e, per quanto mi

riguarda, le affilatrici per utensili da taglio.

Numeri alla mano posso affermare con sicurezza che lo

scorso anno è stato molto soddisfacente sia per la sede

italiana Walter Ewag Italia, sia per quella spagnolaWal-

ter Ewag Iberia con risultati di vendita delle macchine a

CNC importanti”.

Ilmercatodell’utensileria è in controtendenzaallora?

“Direi di sì. A livello mondiale i marchi Walter ed Ewag

sono in crescita. La sede produttiva, nella Repubblica

Ceca, è in fase di ampliamento e l’obiettivo è quello di

aumentare la capacità produttiva del 20%. E’ un incre-

mento significativo, indice di una crescita strutturale.

Anche il mercato domestico è decisamente interessante:

il valore degli ordini del 2014, di Walter Ewag Italia, sud-

divisi tra service e volumi di vendita è stato di circa 7,5

milioni di euro. Il valore del service è di circa 1,3 milioni

di euro. La filiale italiana occupa dodici dipendenti, in

aumento negli ultimi anni. In questa sede abbiamo una

sala espositiva/dimostrativa dei sistemi di affilatura di-

sponibili per gli utilizzatori in fase di test, prove e appli-

cazioni specifiche. Corsi di aggiornamento e formazione

completano l’offerta della filiale.

Ritengo che i risultati positivi della sede di Bregnano

siano dovuti alla tipologia eterogenea dei nostri utiliz-

zatori. Si tratta di artigiani, ma anche la piccola e media

impresa, oppure le filiali italiane di grandi imprese ‘key

account’. Altri utenti sono i costruttori di stampi, mec-

canica generale, utensili per la lavorazione del legno, il

settore medicale con la produzione di microfrese e mi-

croviti. Infine, ma non per questo meno importante, la

lavorazione di utensili per materiali compositi. Quest’ul-

timo è un settore decisamente interessante e in grande

crescita”.

Quali sono le richieste tecnologiche degli utilizzatori?

“Dipende dalle aree geografiche prese in considera-

zione. Per l’Europa, e in generale il mondo occidentale,

i trend sono comuni per quanto riguarda le tecnologie

di produzione. Esistono dei megatrend che coinvol-

gono tutti i comparti industriali: l’ecologia, la compa-

tibilità ambientale dei sistemi per produrre, l’assistenza