Rivista_di_Meccanica_Oggi_172 - page 82

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rmo
settembre 2012
Strategie
PRIMO PIANO
tamento delle superfici. Poliefun ha promosso il corso
di Trattamento delle Superfici, oggi istituzionalizzato
nel piano di studi universitario. Ma Rösler ha anche
la presidenza di UCIF: Unione Costruttori Impianti di
Finitura
e rappresenta il 70% dei
costruttori di impianti di finitura. Si tratta dell’associa-
zione del sistema di Confindustria per il trattamento
delle superfici.
Dall’università all’azienda.
Per spiegare meglio
quello che gli studi hanno poi permesso ai giovani
manager di portare in Rösler le loro esperienze, lo sin-
tetizza Guzzi. “Ho fatto uno studio statico e dinamico
su giunti cardanici per un sistema di puntamento
andato sulla stazione spaziale internazionale: lo stu-
dio dinamico mi ha dato le basi, una volta entrato
in Rösler, di dire che se c’è dinamica ci sono strade
per approfondire questi argomenti”. Ai tre giovani
ingegneri under 40 chiediamo cosa farebbero se oggi
fossero nominati amministratori delegati. Silva trac-
cia, prima di tutto, un profilo dell’Ingegner Giussani
e lo fa affermando che “ha una prerogativa di lea-
der. Ha sempre dato spazio alle persone per crescere
dando loro in mano progetti importanti e alla fine
lui prendeva la decisione. Se fossi amministratore
delegato…”, Silva si ferma per qualche secondo…
“Il mercato è cambiato: le scelte sbagliate del pas-
sato non danneggiavano molto le aziende perché
c’era margine di recupero, ma oggi le scelte sono
differenti perché una scelta sbagliata può mettere
in crisi un’azienda. Oggi le scorte si sono consu-
mate, perché i fatturati sono ridotti e le aziende
verificano attentamente gli investimenti. Non pos-
siamo dimenticare, però, che chi si ferma è perduto
perché il mondo cambia e quando si dovrà inve-
stire, ci si accorgerà che il treno è passato. Quindi
- spiega - credo che le aziende siano obbligate a
investire e lo si può fare o sulle macchine o sulle
persone: farlo sulle persone giovani permette di
approcciare i problemi in modo differente. Nel mio
percorso formativo - continua Silva - mi è sempre
stata data la possibilità di esprimere il mio parere e
di essere responsabilizzato. Ho avuto la responsabi-
lità di un settore e del relativo fatturato; mi hanno
dato un’auto e un cellulare dicendomi di partire
alla conquista dell’Italia e mi è stato ricordato che
la porta dell’ufficio dell’amministratore delegato
restava sempre aperta. Se fossi amministratore de-
legato mi focalizzerei su investimenti in tecnologia
per far rendere al meglio il lavoro delle persone.
Guzzi parte invece dal presupposto che le scelte
finora fatte hanno pagato: l’incontro azienda-am-
Da sinistra Davide Silva,
Simone Guzzi e Riccardo Leoni.
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