progettare
413
•
APRILE
2018
49
Per i Paesi a economia più avanzata
il traino allo sviluppo è invece costi-
tuito dall’industria automobilistica,
alla perenne ricerca di materiali più
avanzati per limitare il peso, ridurre
i consumi e garantire sicurezza”.
Meccanica, energia, industria dei
trasporti e agroalimentare sono al-
tri ambiti che potranno avere otti-
mi livelli di crescita e marginalità,
aggiunge Mapelli, a patto che si
sappiano realizzare prodotti atti a
soddisfare le richieste degli utiliz-
zatori: buona deformabilità, tenaci-
tà e resistenze elevate, nonché un
migliore contrasto alla corrosione.
In Italia, gli incentivi di Industria
4.0 spingono quindi la crescita
nella meccanica strumentale, dato
positivo per macchine utensili e
componenti automotive che secon-
do Viviana Meroni, sales manager
Uddeholm, si confermerà probabil-
mente anche quest’anno. Per Ferrari
nel 2018 potrebbero dunque tornare
a crescere le costruzioni, dopo anni
di crisi e investimenti ridotti in un
comparto cruciale per il consumo
di diversi milioni di tonnellate di
prodotti lunghi in acciai comuni. “Le
costruzioni rimangono un settore
interessante - dice Mapelli - anche se
probabilmente esso sarà coinvolto
da una trasformazione ‘genetica’,
con una crescita dei volumi di travi
e tubolari strutturali in sostituzione
di molte strutture in calcestruzzo
armato, in quanto prodotti che of-
frono maggiore resistenza all’azione
sismica”.
Mobilità, automotive e aerospace so-
no i settori in crescita per il consumo
di acciai speciali in Italia secondo
Aldo Gorietti, sales manager Böhler,
mentre nell’utensile l’export riveste
un ruolo determinante: “Qui le eccel-
lenze italiane producono per il mer-
cato interno, ma sono strettamente
legate al mondo automotive tedesco,
che traina la crescita”. Nella mobili-
tà, secondo Caldonazzo si possono
inoltre attendere interessanti novità
relativamente agli acciai magneti-
ci correlati allo sviluppo dell’auto
elettrica o ibrida. “Un altro settore
importante - continua l’amministra-
tore delegato - è quindi la cantieri-
stica, che vede la costruzione di navi
sempre più grandi e la necessità di
impiegare acciai più resistenti”.
Peso ridotto e valore aggiunto
La leggerezza è un requisito sempre
Antidumping e dazi
Misure protezionistiche stanno ridisegnando il panorama globale dell’acciaio: il presidente
americano Donald Trump ha firmato a inizio marzo un decreto che impone dazi del 25%
sulle importazioni di acciaio negli USA, e del 10% sull’alluminio, metalli largamente impiegati
nella produzione di materiale bellico. Le misure mirano a difendere la sicurezza dell’industria
americana e l’occupazione. Esenti dalle tasse doganali al momento Canada e Messico. Impo-
sizione definitiva di dazi quindi anche dalla Commissione Europea, in funzione antidumping
sull’acciaio anticorrosione cinese. Il provvedimento è stato preso a seguito di un’inchiesta
che ha confermato che i produttori cinesi praticavano il dumping del prodotto su mercato UE,
conclusione che aveva già portato all’introduzione di dazi provvisori ad agosto 2017. I dazi
definitivi saranno applicati nei prossimi 5 anni, e variano dal 17,2% al 27,9%. Le misure
contrastano le pressioni al ribasso sui prezzi di vendita causate dall’overcapacity di acciaio
a livello mondiale, con gravi ripercussioni per i produttori UE, basati soprattutto in Belgio,
Francia, Polonia e Paesi Bassi. L’acciaio anticorrosione in Europa è utilizzato principalmente
nell’industria edilizia, per ingegneria meccanica, in produzione di tubi saldati e nella fab-
bricazione di elettrodomestici. Il valore del mercato nell’UE di acciaio anticorrosione è di circa
4,6 miliardi di euro, e la quota di prodotto originario cinese è del 20%.