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progettare

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APRILE

2018

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Per i Paesi a economia più avanzata

il traino allo sviluppo è invece costi-

tuito dall’industria automobilistica,

alla perenne ricerca di materiali più

avanzati per limitare il peso, ridurre

i consumi e garantire sicurezza”.

Meccanica, energia, industria dei

trasporti e agroalimentare sono al-

tri ambiti che potranno avere otti-

mi livelli di crescita e marginalità,

aggiunge Mapelli, a patto che si

sappiano realizzare prodotti atti a

soddisfare le richieste degli utiliz-

zatori: buona deformabilità, tenaci-

tà e resistenze elevate, nonché un

migliore contrasto alla corrosione.

In Italia, gli incentivi di Industria

4.0 spingono quindi la crescita

nella meccanica strumentale, dato

positivo per macchine utensili e

componenti automotive che secon-

do Viviana Meroni, sales manager

Uddeholm, si confermerà probabil-

mente anche quest’anno. Per Ferrari

nel 2018 potrebbero dunque tornare

a crescere le costruzioni, dopo anni

di crisi e investimenti ridotti in un

comparto cruciale per il consumo

di diversi milioni di tonnellate di

prodotti lunghi in acciai comuni. “Le

costruzioni rimangono un settore

interessante - dice Mapelli - anche se

probabilmente esso sarà coinvolto

da una trasformazione ‘genetica’,

con una crescita dei volumi di travi

e tubolari strutturali in sostituzione

di molte strutture in calcestruzzo

armato, in quanto prodotti che of-

frono maggiore resistenza all’azione

sismica”.

Mobilità, automotive e aerospace so-

no i settori in crescita per il consumo

di acciai speciali in Italia secondo

Aldo Gorietti, sales manager Böhler,

mentre nell’utensile l’export riveste

un ruolo determinante: “Qui le eccel-

lenze italiane producono per il mer-

cato interno, ma sono strettamente

legate al mondo automotive tedesco,

che traina la crescita”. Nella mobili-

tà, secondo Caldonazzo si possono

inoltre attendere interessanti novità

relativamente agli acciai magneti-

ci correlati allo sviluppo dell’auto

elettrica o ibrida. “Un altro settore

importante - continua l’amministra-

tore delegato - è quindi la cantieri-

stica, che vede la costruzione di navi

sempre più grandi e la necessità di

impiegare acciai più resistenti”.

Peso ridotto e valore aggiunto

La leggerezza è un requisito sempre

Antidumping e dazi

Misure protezionistiche stanno ridisegnando il panorama globale dell’acciaio: il presidente

americano Donald Trump ha firmato a inizio marzo un decreto che impone dazi del 25%

sulle importazioni di acciaio negli USA, e del 10% sull’alluminio, metalli largamente impiegati

nella produzione di materiale bellico. Le misure mirano a difendere la sicurezza dell’industria

americana e l’occupazione. Esenti dalle tasse doganali al momento Canada e Messico. Impo-

sizione definitiva di dazi quindi anche dalla Commissione Europea, in funzione antidumping

sull’acciaio anticorrosione cinese. Il provvedimento è stato preso a seguito di un’inchiesta

che ha confermato che i produttori cinesi praticavano il dumping del prodotto su mercato UE,

conclusione che aveva già portato all’introduzione di dazi provvisori ad agosto 2017. I dazi

definitivi saranno applicati nei prossimi 5 anni, e variano dal 17,2% al 27,9%. Le misure

contrastano le pressioni al ribasso sui prezzi di vendita causate dall’overcapacity di acciaio

a livello mondiale, con gravi ripercussioni per i produttori UE, basati soprattutto in Belgio,

Francia, Polonia e Paesi Bassi. L’acciaio anticorrosione in Europa è utilizzato principalmente

nell’industria edilizia, per ingegneria meccanica, in produzione di tubi saldati e nella fab-

bricazione di elettrodomestici. Il valore del mercato nell’UE di acciaio anticorrosione è di circa

4,6 miliardi di euro, e la quota di prodotto originario cinese è del 20%.