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progettare

413

APRILE

2018

47

mento del 2,9% sul 2016 e in crescita

per il secondo anno consecutivo.

Numeri che, come abbiamo visto,

mantengono l’Italia tra i primi dieci

produttori mondiali, con a capo la

Cina con 800 milioni di t seguita da

Giappone e India, attestatesi a 100

milioni circa ciascuna.

In Europa, l’Italia è il secondo pro-

duttore dopo la Germania, anche se

sono ancora lontani i picchi degli

anni pre-crisi, quando la produzio-

ne italiana superò i 31 milioni di

tonnellate.

“Per ciò che concerne gli acciai spe-

ciali - dice Stefano Ferrari, respon-

sabile Ufficio studi Siderweb - gli

ultimi dati disponibili 2016 fissano la

produzione italiana a 6,304 milioni

di t, pari al 27% dell’output di acciaio

nazionale, in aumento del 2,8% sul

2015”. Crescita e classifica dei pro-

duttori di acciaio sono influenzate

dalla domanda che nei vari Paesi

proviene dai settori costruzioni e

infrastrutture, ma un’analisi più cor-

retta, come suggerisce il presidente

di AIM Carlo Mapelli, non dovrebbe

concentrarsi solo sui volumi quanto

sulle qualità e sui margini econo-

mici collegati: “In questo caso si

scoprirebbe che Giappone, Corea

del Sud, Turchia e Italia si caratte-

rizzano per produttività e margini

superiori rispetto a molti concor-

renti, grazie soprattutto a impianti

con buoni livelli di automazione e

alta efficienza”.

Sul versante fatturato non esiste

invece un dato ufficiale: stimando

a livello mondiale un prezzo medio

di vendita dell’acciaio compreso per

il 2017 tra 400 e 500 dollari la ton-

nellata, il giro d’affari 2017 sarebbe

stato di 670-850 miliardi di dollari.

Per l’Italia lo studio Bilanci d’Acciaio,

che ogni anno Siderweb realizza a-

nalizzando i bilanci disponibili di pro-

Top 10 dell’acciaio

Nel quinquennio 2013-2017 la classifica dei primi 10 produttori mondiali di acciaio è cambiata

di poco, con l’India salita dal 4° al 3° posto, in fortissima crescita e con piani governativi

che mirano a una produzione di 200 milioni di t annue entro il prossimo decennio. L’Italia

rientra nella classifica al decimo posto, dall’11° in cui si trovava nel 2013. La Cina cresce oggi

a ritmi ridotti, dopo i fortissimi incrementi tra gli anni 90 e 10, pur continuando a guidare

il comparto con una quota di produzione del 49,2% sul totale mondiale. La produzione è

stagnante in Giappone, e sostanzialmente stabili sono USA, Russia, Germania e Italia. In

fortissima espansione è la Turchia, mentre risente difficoltà il settore siderurgico in Brasile.

Infine, a meno di problemi geopolitici, l’Iran potrebbe diventare un nuovo importante pro-

tagonista a livello globale.

Stefano Ferrari

, responsabile Ufficio studi

Siderweb

: “Nelle imprese è in

corso la trasformazione dei processi produttivi e l’introduzione di nuovi macchinari,

per ridurre l’impatto ambientale della produzione di acciaio aumentando però al

contempo l’efficienza degli impianti”.

Carlo Mapelli

, presidente

AIM

: “Nei volumi si assiste a una forte

I PRO

TA

GO

NISTI

Mario Caldonazzo

, amministratore delegato di

Finarvedi

: “Nel

comparto siderurgico, Industria 4.0 è un obiettivo nel mirino da parecchi anni, nella

convinzione diffusa che l’uomo in fabbrica debba avere un ruolo qualificato e non di

semplice operatore al servizio della macchina produttiva”.