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progettare

413

APRILE

2018

INCHIESTA

piegate. Secondo una recente ricerca

dell’Osservatorio Big Data Analytics

& Business Intelligence della School

Management del Politecnico di Mila-

no, che ha coinvolto attraverso una

survey oltre 1.100 CIO, Responsabili

IT e c-level di altre funzioni di medie

e grandi organizzazioni e analizzato

oltre 1.100 player dell’offerta tramite

interviste dirette o fonti secondarie.

Le grandi imprese

Le grandi imprese utilizzano stru-

menti che descrivono la situazione

attuale e passata dei processi a-

ziendali, con una crescita dell’11%

rispetto allo scorso anno. Ma l’area

di maggiore interesse per le imprese

è quella degli strumenti avanzati che

I Big Data sono diventati essenziali

per la crescita economica, l’offerta

di servizi innovativi, la creazione di

posti di lavoro e il progresso sociale,

ma il loro uso può comportare anche

potenziali rischi per la riservatezza

delle persone. I Big Data sono la

nuova fonte di profitto nell’attuale

economia digitale, con un valore a

livello UE stimato entro il 2020 a più

di 700 miliardi di euro, il 4% del PIL.

Analisi dei dati per prevenire ineffi-

cienze, rotture di stock o interventi

tempestivi per prevenire guasti nei

macchinari che potrebbero compro-

mettere le produzioni. A questo si sta

affacciando il settore manifatturiero

italiano, alla luce dell’avvento dei Big

Data e, soprattutto, della loro anali-

Ladisponibilitàdi unagrande

quantitàdi dati (BigData) in tempo

reale, facilmentee rapidamente

analizzabili (attraversogli Analytics)

rende i processi produttivi piùagili ed

efficienti egrazieallaconnessionedei

macchinari (garantitadallosviluppo

della Internet of Things) si controlla il

flussodi domandaadeguando i livelli

di produzione,monitorandoeventuali

interruzioni improvvise, controllando

lescortedimagazzino, eottimizzando

così le risorse

RENATO CASTAGNETTI

si. “Il settore manifatturiero italiano

si sta rapportando al quadro della

smart factory, dei sensori intelligenti

nel processo produttivo. Si parla di

applicazioni che, attraverso sensori,

riescano tempestivamente a preser-

vare la qualità della produzione, a-

gendo tempestivamente con cambi

di rotta nel caso di rotture di macchi-

nari. Per le PMI, questo uso degli A-

nalytics, farà da catalizzatore”, spiega

Carlo Vercellis, ordinario di machine

learning presso il Politecnico di Mi-

lano. Il 43% dei CIO italiani vede la

Business Intelligence, i Big Data e gli

Analytics come la principale priorità

di investimento nel 2018. La maggio-

re consapevolezza si riflette anche

nella crescita delle competenze im-

Big

Data:

Italia ancora

in

chiaroscuro