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progettare
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APRILE
2018
INCHIESTA
piegate. Secondo una recente ricerca
dell’Osservatorio Big Data Analytics
& Business Intelligence della School
Management del Politecnico di Mila-
no, che ha coinvolto attraverso una
survey oltre 1.100 CIO, Responsabili
IT e c-level di altre funzioni di medie
e grandi organizzazioni e analizzato
oltre 1.100 player dell’offerta tramite
interviste dirette o fonti secondarie.
Le grandi imprese
Le grandi imprese utilizzano stru-
menti che descrivono la situazione
attuale e passata dei processi a-
ziendali, con una crescita dell’11%
rispetto allo scorso anno. Ma l’area
di maggiore interesse per le imprese
è quella degli strumenti avanzati che
I Big Data sono diventati essenziali
per la crescita economica, l’offerta
di servizi innovativi, la creazione di
posti di lavoro e il progresso sociale,
ma il loro uso può comportare anche
potenziali rischi per la riservatezza
delle persone. I Big Data sono la
nuova fonte di profitto nell’attuale
economia digitale, con un valore a
livello UE stimato entro il 2020 a più
di 700 miliardi di euro, il 4% del PIL.
Analisi dei dati per prevenire ineffi-
cienze, rotture di stock o interventi
tempestivi per prevenire guasti nei
macchinari che potrebbero compro-
mettere le produzioni. A questo si sta
affacciando il settore manifatturiero
italiano, alla luce dell’avvento dei Big
Data e, soprattutto, della loro anali-
Ladisponibilitàdi unagrande
quantitàdi dati (BigData) in tempo
reale, facilmentee rapidamente
analizzabili (attraversogli Analytics)
rende i processi produttivi piùagili ed
efficienti egrazieallaconnessionedei
macchinari (garantitadallosviluppo
della Internet of Things) si controlla il
flussodi domandaadeguando i livelli
di produzione,monitorandoeventuali
interruzioni improvvise, controllando
lescortedimagazzino, eottimizzando
così le risorse
RENATO CASTAGNETTI
si. “Il settore manifatturiero italiano
si sta rapportando al quadro della
smart factory, dei sensori intelligenti
nel processo produttivo. Si parla di
applicazioni che, attraverso sensori,
riescano tempestivamente a preser-
vare la qualità della produzione, a-
gendo tempestivamente con cambi
di rotta nel caso di rotture di macchi-
nari. Per le PMI, questo uso degli A-
nalytics, farà da catalizzatore”, spiega
Carlo Vercellis, ordinario di machine
learning presso il Politecnico di Mi-
lano. Il 43% dei CIO italiani vede la
Business Intelligence, i Big Data e gli
Analytics come la principale priorità
di investimento nel 2018. La maggio-
re consapevolezza si riflette anche
nella crescita delle competenze im-
Big
Data:
Italia ancora
in
chiaroscuro