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progettare

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APRILE

2018

Impossibile qui, per motivi di spazio,

riportare gli interventi qualificati di

tutti gli esperti presenti, basti dire

che si è trattato di una discussione

proficua e molto approfondita, fin nei

singoli dettagli.

Nella seconda parte del convegno si

è dato vita a una sorta di sessione

domanda-risposta fra il pubblico e

i rappresentanti dei ministeri e l’oc-

casione è servita per dare risposte

approfondite e fugare dubbi.

Fra i temi affrontati quelli relativi alla

finestra temporale dell’acquisto del

bene oggetto di iper ammortamento:

che si calcola come mera spettanza e

non come durata della fruizione del

bene stesso; e ancora, il collaudo,

ad esempio di una macchina, che

non ha rilevanza come requisito per

l’ammortamento pur conservando il

suo necessario svolgimento ai fini

dell’entrata in servizio.

Un altro chiarimento emerso è quello

relativo agli acquisti fatti in economia

e in maniera mista economia più

appalto. Carla Bellieni e Benedetto

Santacroce hanno fornito la seguente

spiegazione: “La spettanza e la misu-

ra dell’agevolazione prescindono dal

calcolo del rapporto proporzionale fra

le due componenti mentre rilevano le

diverse modalità di determinazione

dell’investimento agevolabile, corri-

spondenti all’ammontare dei costi so-

stenuti per le costruzioni in economia

e all’ultimazione delle prestazioni o ai

Sal (stato avanzamento lavori) defi-

nitivamente accertati per gli appalti.

Sotto il profilo della documentazio-

ne delle spese, se si tratta di costi

sostenuti utilizzando risorse interne,

occorre predisporre una contabilità

industriale, il cui controllo esula dai

compiti del perito/attestatore ma di

cui risponderà l’organo amministra-

tivo, mentre se i costi dipendono da

lavori esterni rileveranno le fatture

di acquisto”.

Molti quesiti, molti chiarimenti

Sempre i due esperti hanno sottoli-

neato che: “Per quanto la legge nulla

preveda sul punto, è stato precisato

che, nel caso di modifiche tecniche a

un bene agevolato relative a profili

sostanziali ai fini del rilascio della pe-

rizia/attestazione è opportuna un’inte-

grazione del documento”.

Altre risposte fornite dai relatori du-

rante i lavori: i costi di progettazione

sono capitalizzabili se ben identifi-

cabili e se strettamente legati a un

progetto; sopra un valore del bene

di 500.000 euro l’attestazione è ob-

bligatoria per avere gli sgravi; l’atte-

statore, nella fase di attestazione, è

responsabile solo per la macchina e

l’interconnettività e non di altro; beni

comprati da un’azienda italiana e di-

slocati in realtà produttive di quell’a-

zienda ma localizzate all’estero non

rientrano nelle agevolazioni in quanto

gli ammortamenti si applicano ad

aziende che siano tassate in Italia e i

provvedimenti del Governo hanno la

finalità di incentivare le imprese che

operano nel nostro Paese.

Altri elementi emersi: iper e super

ammortamenti non limitano la frui-

zione di altri sgravi fiscali a patto che

il valore complessivo delle agevola-

zioni non superi il costo complessivo

della macchina o del bene; il cosid-

detto ‘interpello ordinario’, strumento

del contribuente per porre quesiti

all’Amministrazione finanziaria, pre-

vede un tempo di risposta di novanta

giorni canonici più eventuali sessanta

giorni dovuti a ulteriori chiarimenti

necessari: oltre questi termini scatta

la regola del silenzio assenso.

Fin qui, a grandi linee, il resoconto

dei lavori. Inutile specificare che il

convegno ha riscosso un notevole

successo sia di pubblico sia qualita-

tivo; il parterre degli esperti ha fatto

la differenza e le numerose risposte

fornite alla platea sono state notevol-

mente apprezzate. Allo stesso tempo,

ci sentiamo di dire, la complessità

della materia e il continuo sviluppo

delle situazioni ci porta a pensare

che ben presto occorreranno altri

appuntamenti dedicati.

Partner tecnico del convegno è stato Bureau Veritas Italia, mentre media partner sono stati Business International e Italia 4.0.

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