progettare
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MARZO
2018
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Nel corso del 3DExperience Forum i partecipanti hanno fatto esperienze di realtà virtuale e aumentata e hanno partecipato a presentazioni di aziende innovative.
poi ritenuto doveroso ‘sfatare’ i falsi
miti che circolano sulle piattaforme,
perché: “È fondamentale capire che
cosa è una piattaforma e che cosa
non lo è, altrimenti un’azienda non
riuscirà mai a cambiare il proprio bu-
siness model”. Secondo la stratega di
Dassault Systèmes sono tre le ‘voci
false’ che girano sulle piattaforme.
La prima è che le piattaforme ser-
vano per automatizzare i processi
operativi: “Implementare tecnologie
digitali per fare le stesse cose che
già si fanno in analogico significa
semplicemente eliminare la carta
ma continuare a operare nello stesso
modo - ha detto Menghini - invece
si dovrebbe trasformare la propria
attività, sfruttando i dati per capire
come fare. Una piattaforma deve
quindi essere information-intensive
e sfruttare i big data per individuare
e implementare il processo ottimale”.
La seconda leggenda è che qualsiasi
soluzione sia o possa diventare una
piattaforma: “Nelle favole, la rana
diventa un principe, ma nella realtà
non è così - ha osservato Menghini
- aggiungendo strumenti di colla-
borazione a un software CAD, non
aumento la capacità di conoscere e
di gestire, e quindi non trasformo
il mio business. Si tratta semplice-
mente di una soluzione addizionata
o potenziata. Una piattaforma, inve-
ce, permette di collegare i puntini
e di mettere in collaborazione tutte
le discipline, perché l’innovazione
non può essere fatta da uno o due
reparti, deve essere alimentata da
tutta l’organizzazione, altrimenti non
è possibile realizzare un nuovo mo-
dello di creazione del valore”.
Come si fa innovazione?
Il terzo e ultimo mito da sfatare
riguarda l’innovazione: non è vero,
secondo Menghini, che qualunque
piattaforma è innovativa: “Ho dedi-
cato due anni per discutere con gli
analisti sul concetto di sistemi di in-
novazione - ha raccontato - tutti per-
seguiamo l’innovazione, ma come si
fa innovazione? La verità è che l’in-
novazione non è lineare, non esiste
un solo modo di pensare, non c’è la
ricetta magica: si tratta di un mix di
capacità manageriali, skill e sistemi.
La chiave è la capacità di gestire un
processo di innovazione olistica, nel
quale tutti i reparti siano chiamati
a contribuire ai processi di innova-
zione. Non c’è un unico reparto in
grado di inventare un’offerta econo-
mica più attraente, semplicemente
perché, come abbiamo detto prima,
non si tratta più di vendere prodotti
ma di offrire esperienze. Abbiamo
quindi creato la definizione di ‘in-
novation platform’, che potremmo
considerare la nuova frontiera del
PLM. Il PLM non necessariamente
porta innovazione, semplicemente
aiuta a gestire l’attuale. Per realizza-
re esperienze veramente impattanti
serve un supporto differente, costi-
tuito appunto da una piattaforma di
innovazione. Questa definizione è
stata coniata da Dassault Systèmes,
pertanto va da sé che ancora non
esistano piattaforme equivalenti.
Dunque, se i nostri clienti adottano
precocemente questa tecnologia, si
assicurano un vantaggio competiti-
vo non indifferente”.
Menghini ha concluso sottolineando
come l’impresa sia oggi una ‘struttura
sociale’ composta da una comunità di
diverse persone. In questo contesto,
la piattaforma costituisce da un lato
il sistema operativo dell’azienda e
dall’altro il suo business model: “Co-
me sistema operativo, la piattaforma
consente di gestire l’attività aziendale
a tutti i livelli; come business model,
la piattaforma consente alle imprese
di uscire dalle loro quattro mura per
entrare nel mercato virtuale grazie
all’accesso a un ecosistema di partner
che forniscono servizi di ingegneria,
marketing, stampa 3D e altro, tutto
garantito da Dassault Systèmes”.