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progettare
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MARZO
2018
SCENARI
specifiche di questi settori. Soluzio-
ni per fare innovazione di processo,
per rendere progetti più efficienti e,
in ultima analisi, per supportare la
digital transformation - ha afferma-
to Bogo - in questi settori caratte-
rizzati da progetti capital-intensive,
che comportano lo sviluppo e la
gestione di impianti e infrastrut-
ture sempre più complessi, Das-
sault Systèmes fornisce soluzioni
per incrementare la produttività
ed estrarre valore come già fatto
nell’industria manifatturiera”.
Durante la giornata Dassault
Systèmes ha proposto per la prima
volta in Italia anche una sessione
specifica per le bioscienze: “Il setto-
re life science, dalle nanomedicine
ai farmaci personalizzati, ai nuovi
materiali, è alla ricerca del giusto
equilibrio fra qualità, innovazione
e sicurezza - ha sottolineato Bogo -
gestione del laboratorio, continuità
digitale, qualità, ricerca e sviluppo,
analisi predittiva, modellazione ed
eccellenza in produzione sono i
temi caldi di questo settore”.
Conoscere le piattaforme
Monica Menghini, vicepresidente
esecutivo responsabile della stra-
tegia di Dassault Systèmes, ha
chiarito che cosa è realmente una
piattaforma: “Le piattaforme so-
no ovunque senza che neppure ce
ne accorgiamo - ha esordito - si
stanno letteralmente mangiando
il mondo grazie a smartphone e
app; fino al 2012 le piattaforme e-
rano essenzialmente circoscritte al
mondo consumer, con i cosiddetti
Gafa (Google, Apple, Facebook e
Amazon) ma da allora abbiamo
assistito a una rapida evoluzione
verso il mondo business, così anche
il B2B è diventato terreno fertile per
le piattaforme”.
Questo è avvenuto, secondo Men-
ghini, per alcuni motivi precisi. In
primo luogo, il business è sempre
più digitale e, secondo le previsioni
degli analisti, entro il 2020 il 25%
dell’economia mondiale sarà basa-
to su applicativi. In questo contesto,
il 75% delle aziende in ogni settore
sta esplorando l’universo digitale
per capire come trasformare il pro-
prio business con il supporto delle
tecnologie digitali. “L’esempio più
eclatante e sotto gli occhi di tutti è
l’industria manifatturiera - ha osser-
vato Menghini - non esiste di fatto
Paese al mondo che non abbia un
piano per lo smart manufacturing,
l’IoT industriale, la fabbrica del
futuro o l’Industria 4.0, a seconda
delle varie definizioni”.
Le aziende più lungimiranti stan-
no quindi adottando un ‘business
model’ basato su piattaforme. Il
70% delle cosiddette Unicorn, cioè
startup o comunque nuove realtà
valutate oltre un miliardo di dollari
(come Uber, Airbnb, Snapchat o
Dropbox, per fare alcuni esempi
noti a tutti) opera con un ‘plat-
form business model’, che ora si
sta estendendo anche all’industria
tradizionale. Un esempio italiano
proposto da Monica Menghini è
Technogym, che produce prodotti
per il fitness ma parallelizza e incre-
menta i ricavi con una piattaforma
per la vendita di beni ‘intangibili’,
qualificandosi come ‘wellness so-
lution provider’.
“La differenza fra un business mo-
del di prodotto e quello incentrato
sulla piattaforma è l’uscita - ha
spiegato Monica Menghini - nel
primo caso l’obiettivo è creare un
prodotto e venderlo, nel secondo
invece l’azienda punta a trovare
partner per sviluppare e massimiz-
zare le transazioni. Non si creano
prodotti o servizi, ma un ecosiste-
ma di partner che creano prodotti
e servizi”.
Alcuni miti da sfatare
Inquadrato il contesto, Menghini ha
Monica Menghini, vicepresidente esecutivo responsabile della strategia di Dassault Systèmes, durante il suo intervento al 3DExperience Forum.