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progettare

412

MARZO

2018

SCENARI

specifiche di questi settori. Soluzio-

ni per fare innovazione di processo,

per rendere progetti più efficienti e,

in ultima analisi, per supportare la

digital transformation - ha afferma-

to Bogo - in questi settori caratte-

rizzati da progetti capital-intensive,

che comportano lo sviluppo e la

gestione di impianti e infrastrut-

ture sempre più complessi, Das-

sault Systèmes fornisce soluzioni

per incrementare la produttività

ed estrarre valore come già fatto

nell’industria manifatturiera”.

Durante la giornata Dassault

Systèmes ha proposto per la prima

volta in Italia anche una sessione

specifica per le bioscienze: “Il setto-

re life science, dalle nanomedicine

ai farmaci personalizzati, ai nuovi

materiali, è alla ricerca del giusto

equilibrio fra qualità, innovazione

e sicurezza - ha sottolineato Bogo -

gestione del laboratorio, continuità

digitale, qualità, ricerca e sviluppo,

analisi predittiva, modellazione ed

eccellenza in produzione sono i

temi caldi di questo settore”.

Conoscere le piattaforme

Monica Menghini, vicepresidente

esecutivo responsabile della stra-

tegia di Dassault Systèmes, ha

chiarito che cosa è realmente una

piattaforma: “Le piattaforme so-

no ovunque senza che neppure ce

ne accorgiamo - ha esordito - si

stanno letteralmente mangiando

il mondo grazie a smartphone e

app; fino al 2012 le piattaforme e-

rano essenzialmente circoscritte al

mondo consumer, con i cosiddetti

Gafa (Google, Apple, Facebook e

Amazon) ma da allora abbiamo

assistito a una rapida evoluzione

verso il mondo business, così anche

il B2B è diventato terreno fertile per

le piattaforme”.

Questo è avvenuto, secondo Men-

ghini, per alcuni motivi precisi. In

primo luogo, il business è sempre

più digitale e, secondo le previsioni

degli analisti, entro il 2020 il 25%

dell’economia mondiale sarà basa-

to su applicativi. In questo contesto,

il 75% delle aziende in ogni settore

sta esplorando l’universo digitale

per capire come trasformare il pro-

prio business con il supporto delle

tecnologie digitali. “L’esempio più

eclatante e sotto gli occhi di tutti è

l’industria manifatturiera - ha osser-

vato Menghini - non esiste di fatto

Paese al mondo che non abbia un

piano per lo smart manufacturing,

l’IoT industriale, la fabbrica del

futuro o l’Industria 4.0, a seconda

delle varie definizioni”.

Le aziende più lungimiranti stan-

no quindi adottando un ‘business

model’ basato su piattaforme. Il

70% delle cosiddette Unicorn, cioè

startup o comunque nuove realtà

valutate oltre un miliardo di dollari

(come Uber, Airbnb, Snapchat o

Dropbox, per fare alcuni esempi

noti a tutti) opera con un ‘plat-

form business model’, che ora si

sta estendendo anche all’industria

tradizionale. Un esempio italiano

proposto da Monica Menghini è

Technogym, che produce prodotti

per il fitness ma parallelizza e incre-

menta i ricavi con una piattaforma

per la vendita di beni ‘intangibili’,

qualificandosi come ‘wellness so-

lution provider’.

“La differenza fra un business mo-

del di prodotto e quello incentrato

sulla piattaforma è l’uscita - ha

spiegato Monica Menghini - nel

primo caso l’obiettivo è creare un

prodotto e venderlo, nel secondo

invece l’azienda punta a trovare

partner per sviluppare e massimiz-

zare le transazioni. Non si creano

prodotti o servizi, ma un ecosiste-

ma di partner che creano prodotti

e servizi”.

Alcuni miti da sfatare

Inquadrato il contesto, Menghini ha

Monica Menghini, vicepresidente esecutivo responsabile della strategia di Dassault Systèmes, durante il suo intervento al 3DExperience Forum.