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progettare

412

MARZO

2018

43

il fatturato delle aziende, nettamente

in aumento rispetto allo scorso anno

- commenta Maruska Sabato, project

manager di Mecspe - ma anche per il

fatto che quasi 9 aziende su 10 si di-

cano disposte a investire nei prossimi

anni nella trasformazione della loro

impresa in una ‘fabbrica intelligente’.

Questo trend indica grande attenzione

e forte interesse nei confronti delle

tecnologie abilitanti, percepite oramai

in maniera diffusa come un utile stru-

mento per migliorare sistemi e pro-

cessi produttivi. La sfida che bisogna

affrontare adesso è quella della forma-

zione: occorre aumentare il livello di

competenzedigitali di tutti gli operatori

del manifatturiero, affinché si possano

cogliere, nel più efficace dei modi, le

opportunità offerte dalla tecnologia”.

A questo proposito, quasi la metà de-

gli intervistati (43,7%) si sente in linea

con le competenze richieste, mentre

il 19% ritiene di stare precedendo le

azioni dei concorrenti. Percezione che

si estende anche ai benefici che la tec-

nologia sta apportando al personale:

secondo il 67,6% degli imprenditori,

questa è in grado di migliorare la qua-

lità del lavoro, mentre il 49,3% è con-

vinto che i dipendenti la vedano come

un’opportunità anziché una minaccia.

Migliorare la formazione

Per quanto riguarda la preparazione

complessiva che la quarta rivoluzio-

ne industriale richiede al personale

nell’analisi e gestione dei dati, il

livello di competenze è giudicato alto

dal 19,3% degli intervistati e medio

da quasi 7 imprenditori su 10. Per

migliorare la formazione il 62,8%

delle aziende adotta o ha intenzione

di adottare delle attività dedicate

alle competenze digitali, rivolgen-

dosi a professionisti e consulenti

esterni (12,8%) o adottando metodi

tradizionali come letture, confronti e

dibattiti, corsi (18,9%). Solo il 9,5%

si affida a metodi che prevedono il

supporto di strumenti tecnologici.

Le PMI della meccanica e della

subfornitura, che a oggi hanno in-

trodotto nuove tecnologie abilitanti,

hanno privilegiato soluzioni per la

sicurezza informatica (59,5%) e la

connettività (53,4%) - settori in cui

si registra anche il livello di co-

noscenza maggiore da parte delle

aziende - la simulazione (28,2%),

la produzione additiva (26,7%), il

cloud computing (24,4%) e l’Inter-

net of Things (22,1%), che saranno

oggetto di ulteriori investimenti da

qui al 2018. Entro la fine del pros-

simo anno, dunque, l’Internet of

Things sarà presente nel 22,1% delle

aziende, la sicurezza informatica e

il cloud computing nel 20,6%, la

realtà aumentata nel 15,3%. Tra gli

obiettivi, però, saranno i big data a

godere degli investimenti maggiori,

arrivando a essere così presenti in

oltre un quinto delle imprese italiane

(22,9%).

In generale, la digitalizzazione rag-

giunta in azienda è alta, soprattutto

quando si parla di progettazione e

sviluppo del prodotto (61,2%) e della

relazione con il cliente e dei canali di

vendita (60,4%), così come le aspet-

tative per i prossimi tre anni. Tra gli

effetti maggiormente attesi, il 63,2%

prevede fino al 15% di aumento dei