Le cose continuano a cambiare sotto
ai nostri occhi. Uno sguardo attento
al mondo della produzione industriale
nonpuònonnotare, infatti, una costan-
te convergenza tra il lavorodell’uomoe
quellosvoltodallemacchine. Da tempo
c’è un cambiamento progressivo delle
fabbriche che, passo dopo passo, au-
tomatizzano e digitalizzano i processi,
spessocon l’usomacchine chedialoga-
no tra loro e che sfruttano il support dei
robot. È l’approccio dell’Industry 4.0,
come abbiamo imparato a chiamar-
la e conoscerla. Tuttavia un ulteriore
nuovo fenomeno sta emergendo e si
caratterizza dall’impulso di riportare il
contatto umano in una vasta gamma di
contesti produttivi. Questa tendenza è
stata definita ‘Industry 5.0’, un termine
usato per indicare i contesti in cui le
capacità del robot e le abilità umane
convergono e si fondono assieme.
Tra le due tendenze, ovvero tra ‘la
quarta e la quinta rivoluzione indu-
striale’, ci sono specifiche differenze.
Se infatti le configurazioni, e gli o-
biettivi, dell’Industry 4.0 riguardano
principalmente la qualità dei prodotti,
del flusso produttivo e la raccolta dei
dati in contesti in cui persiste una forte
automazione - anche robotizzata, l’In-
dustry 5.0 si caratterizza per un mix di
professionisti altamente qualificati e
Industry5.0
è la collaborazione
tra uomo e
robot
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progettare
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GENNAIO
/
FEBBRAIO
2018
Mentre si sta parlandomolto di Industry 4.0 sta emergendo un nuovo fenomeno: Industry
5.0 caratterizzato dall’impulso di riportare il contatto umano in una vasta gamma di contesti
produttivi, una tendenza per la quale le capacità del robot e le abilità umane convergono e si
fondono assieme. Molte sono le differenze tra i due approcci. Vediamole
SCENARI
ESBEN ØSTERGAARD