progettare
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GENNAIO
/
FEBBRAIO
2018
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diventa accessibile a tutti senza
richiedere specifiche competenze.
Anche grazie ad app di simulazione
che gli utenti possono creare con
grande semplicità a misura delle
proprie esigenze.
Supporto preventivo alla progettazione
Il mondo della simulazione multifi-
sica è tenuto in sempre maggiore
considerazione dalle aziende, che
scommettono sulla tecnologia per
ottimizzare lo sviluppo e la proget-
tazione dei prodotti, accelerando
l’innovazione. Strumento prezioso
anche per le PMI, in cui l’ufficio
tecnico è spesso costituito da una
sola persona che si occupa di tut-
to, dal disegno alla progettazione,
dall’innovazione all’ottimizzazione
di prodotto, e fino all’interazione
con la produzione e al testing del
prototipo. “In un tale contesto,
dove il tempo per attività di si-
mulazione manca oggettivamente
- spiega il managing director di
Comsol Italia -, diventa di enorme
aiuto poter disporre di una serie
di automatismi che svolgono le
analisi in modo veloce e con livelli
estremi di approssimazione della
realtà. Caratteristica della simula-
zione è in particolare la possibilità
di individuare eventuali problemi
legati al prodotto fin dalle prime
fasi progettuali: per questo è im-
portante che il ricorso alla tecno-
logia avvenga prima di giungere in
fase di prototipazione”. Per questo
è necessario che nelle aziende av-
venga un cambiamento culturale,
che sposti il focus dell’attenzio-
ne dal prototipo alla simulazione.
Ancora troppo spesso, infatti, si
commette l’errore di giungere alla
simulazione solo dopo aver riscon-
trato un problema nel prototipo.
Ciò è dovuto al fatto che spesso
le aziende restano legate all’espe-
rienza e ai relativi cicli di prove ed
errori, con costi correlati in termini
di tempo e denaro che possono
essere drasticamente ridotti grazie
all’adozione della simulazione già
in tutti gli step di progettazione.
Tendenza che si accompagna nelle
aziende alla maggiore propensione
a investire in beni tangibili, magari
direttamente nella catena produt-
tiva, piuttosto che scommettere
su una tecnologia che lavora nel
mondo virtuale e di cui faticano a
realizzare l’effettivo ROI. “Oggi la
simulazione multifisica - continua
Daniele Panfiglio - è invece uno
strumento che, grazie alla quantità
di specializzazioni che vi conflui-
scono, è in grado di estrarre il fun-
zionamento di oggetti e macchine
complessi, riducendo ai minimi
termini i problemi per suggerire
soluzioni più semplici per ottimiz-
zare il funzionamento stesso del
prodotto, con enormi benefici in
termini di innovazione”.
Partnership e miglioramento continuo
La simulazione è quindi un potente
strumento tecnologico in mano alle
persone, ma che di per sé non so-
stituisce l’esperienza applicativa co-
struita in anni da tecnici e ingegneri,
offrendo loro, anzi, un prezioso sup-
porto in chiave di co-progettazione.
Supporto che si esplica nella auto-
matizzazione e semplificazione di
una quantità di funzioni, che avvici-
nano la simulazione alle condizioni
applicative reali degli utenti. “In
questo è fondamentale il rapporto
di partnership tra utilizzatori, tecnici
e sviluppatori software che lavorano
al continuo miglioramento dello
strumento - spiega Daniele Panfiglio
-. Miglioramento che non pertiene
solo all’ottimizzazione delle fisiche,
con anche l’aggiunta di condizioni
a contorno sempre più specifiche,
ma anche alla parte di utilizzo e
interfaccia, che rende oggi la tec-
nologia di facile impiego e veloce
apprendimento”. In Comsol, il mi-
glioramento continuo del prodotto
si nutre delle indicazioni che giun-
gono dagli end-user ma anche dalla
Daniele Panfiglio è managing director di Comsol Italia. Il Gruppo Comsol fornisce soluzioni software per la modellazione multifisica in ambito ingegneristico.