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28

progettare

411

GENNAIO

/

FEBBRAIO

2018

SCENARI

Siemens, Roberto Motta di Rockwell

Automation, Cesare Colombo di Esa

AutomationeMarcoFantoni di Cannon

Automatahannoportato il punti di vista

di grandi operatori del mondo auto-

mation, sottolineando l’importanza del

software per lo sviluppo e la gestione

delle piattaforme integrate, sia in di-

rezione orizzontale sia verticale, e per

l’affermarsi dei nuovi paradigmi orien-

tati verso le architetture collaborative e

interconnesse.Tutti hanno concordato

con l’osservazione di Zuffada che ha

fatto notare come il software non sia

ancora centrale nel piano Industria 4.0,

che è ormai entrato nella seconda fase

indicatacome Impresa4.0, ecomeven-

ga ancora considerato per lo più come

accessorio delle macchine e non come

fattore abilitante del cambiamento.

Considerazioni analoghe sono venute

da esponenti di aziende affermate nel

mondo software e già da tempo molto

presenti nell’ambito della progettazio-

ne e produzione industriale. Corrado

Giussani di GE Digital ha testimoniato

come il software possa contribuire a

dare flessibilità, quindi competitività

alle industrie; Guido Porro di Dassault

Systèmes Italia ha fatto rilevare come i

vantaggi del software inizino ad essere

percepiti e apprezzati anche dalle PMI

italiane; per Stefano Casazza di Eplan

Software Service più che insistere

sull’adozione di nuove tecnologie si

tratta di aiutare le aziende a cambiare

il modo di lavorare, di organizzare la

fabbrica; mentre Francesco Picucci di

PcVue ha individuato un trend favore-

vole: l’attenzione anche nel software

industrialeper lauser experience, quin-

di la maggior disponibilità di soluzioni

caratterizzatedasemplicitàd’usosenza

per questo venir meno alla sicurezza,

necessaria in qualunque soluzione per

l’industria.Anche i contributi di Roberto

Filipelli di Microsoft, Simone Marchetti

di Oracle, Matteo Losi di SAP e Daniele

Vizziello diWonderware si sono mossi

sullastessa lunghezzad’onda focalizza-

ta sull’Impresa 4.0 dove l’ICT, le opera-

tions, l’engineering, ilmarketinge tutti i

dipartimenti interni sono coinvolti nella

digitalizzazione dei processi attraverso

la pervasività dei dati che generano e

che successivamente vengono conte-

stualizzati per creare informazioni vitali

alla gestione effettiva delle varie aree

operative. Non sono mancati gli inviti

a prestare una speciale attenzione a

due aspetti che se non curati possono

diventare fattori di criticità: anzitutto la

Cyber Security, indicata da Attilio Ro-

gora di Cisco che ha sottolineato come

sia fondamentale la sicurezza anche a

livello di rete; l’altro aspetto, precisato

da Andrea Boccotti di IBM, riguarda

il fatto che i dati che fluiscono nella

nuova azienda digitale interconnessa

debbano essere certificati, per evitare

che la loro raccolta si trasformi in uno

svantaggio: se il dato è certificato poi

potrà diventare informazione utile e il

software potrà esprimere al massimo

le sue potenzialità.

@wonderscience