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progettare
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NOVEMBRE
/
DICEMBRE
2017
o quando bisogna lavorare su su-
perfici inclinate i piani con ventose
a soffietto sono l’ideale, assicurano
gli esperti dell’azienda. Ad esempio,
dicono, sono risultati ‘perfetti’ per la
presa di scatole di cartone deforma-
bili e di fardelli di prodotti avvolti con
film termoretraibile.
Nel caso di piani con gomma spu-
gnosa, autoadesiva, è possibile la-
vorare anche su superfici irregolari
e ruvide. (Questa mescola speciale
mantiene elasticità anche dopo nu-
merosi cicli.)
Il difficile reso facile
Altra sottolineatura di Vuototecni-
ca: non c’è bisogno di personale
specializzato per la sostituzione dei
piani aspiranti, perché l’operazione
è molto semplice: tutto è facilmente
smontabile e ispezionabile; ‘senza
contare che i micro fori dei piani
aspiranti sono autopulenti, perciò le
polveri e lo sporco che li attraversano
non hanno possibilità di depositarsi
e la sezione d’aspirazione rimane in-
variata. Nessuna perdita d’efficienza
nel tempo, dunque. Un disco filtrante
in rete d’acciaio inox trattiene le
polveri. Le polveri impalpabili, inve-
ce, quelle che il disco filtrante non
trattiene, sono aspirate ed espulse
dal generatore di vuoto.
Le scatole base delle barre Octopus
sono dotate di connessioni supple-
mentari per gli strumenti di controllo
e per il contro-soffio con aria com-
pressa, per uno scarico più rapido
del carico sollevato.
Infine per spingere ancora più in là le
possibilità di personalizzazione che
Octopus già aveva, ‘Vuototecnica ha
pensato di mettere a diposizione dei
propri clienti teste di presa realizzate
con stampante 3D per singoli pezzi’.
La stampa 3D - in ambito industriale
sarebbe meglio chiamarla prototi-
pazione e produzione rapida - sta
entrando con sempremaggiore forza
nei flussi produttivi di aziende di ogni
dimensione. E spesso non soltanto
per creare prototipi visuali o fun-
zionali di un prodotto che poi ver-
rà costruito in serie con tecnologie
convenzionali, ma per produrre pezzi
definitivi altamente personalizzati
che sarebbe impossibile o antieco-
nomico realizzare con i classici siste-
mi di manifattura sottrattiva (frese,
trapani…).
Così ‘Vuototecnica non si è lasciata
scappare l’occasione, e ha subito
pensato a queste teste costruite ad
hoc, in ABS’. La stampante utilizza-
ta in casa, presso l’ufficio tecnico
Vuototecnica, è la Fortus 250mc di
Stratasys che costruisce modelli in
materiale termoplastico ABSplus da
produzione, con una gamma di nove
colori e tecnologia FDM.
Si tratta, di fatto, di una customiz-
zazione del prodotto che non era
pensabile solo qualche anno fa.
Leggerezza e resistenza
I benefici dell’adozione della mani-
fattura per singoli pezzi sono la leg-
gerezza e l’alta resistenzameccanica,
per teste che possono essere pro-
dotte anche in un unico esemplare,
su disegno realizzato appositamente
per il cliente.
Così i problemi di manipolazione
vengono trattati caso per caso, per
assecondare la forma dell’oggetto da
prelevare, fino ad avvolgerlo. Anche
per quantitativi minimi.
Grazie alla stampa 3D, inoltre, Vuo-
totecnica ‘risponde in tempi ancora
più brevi’. Mani di presa a ventose,
con generazione di vuoto integrata,
vengono realizzate in pochi giorni
lavorativi e sono ideali per i robot
delta o i flexible picker per i quali il
connubio leggerezza-velocità è fon-
damentale.
I limiti, affermano in azienda, sono
da imputarsi alla sola fantasia pro-
gettuale per ora - e ‘ad oggi sembra
che a Vuototecnica non manchi’. In
più, la produttività e le caratteristiche
tecniche del prodotto stampato po-
tranno evolvere con l’evolvere della
ricerca nel campo della stampa 3D,
migliorando la qualità di stampa,
rendendola ancora più precisa nella
fase di deposito dell’ABS e anche con
l’evoluzione del materiale: ‘E sarà co-
sì certamente perché inVuototecnica
c’è sempre spazio per il migliora-
mento e la personalizzazione’.
SCENARI
Il sistema Octopus può operare su superfici orizzontali, verticali, inclinate e persino sottosopra.