progettare
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SETTEMBRE
2016
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sempre più in un mezzo in grado di
ridurre la velocità di decadimento qua-
litativo del prodotto (proteggendolo
dalla contaminazione microbiologica
e chimica), garantendone allo stesso
tempo il mantenimento delle proprietà
organolettiche e nutrizionali.
I materiali usati per l’imballaggio di
prodotti alimentari devono rispondere
adalcuni particolari requisiti, quali: pro-
prietà di ‘barriera’ nei confronti di gas
e vapori (anidride carbonica, ossigeno,
azoto, vapor d’acqua) tra l’ambiente
esterno e l’interno della confezione e
dell’alimento, evitandone il deteriora-
mento; assenza di migrazione di agenti
chimici dannosi per la salute del con-
sumatore (inchiostri, solventi, elasti-
cizzanti, additivi ecc.) dall’imballaggio
all’alimento, aspetto di fondamentale
importanza per il mantenimento della
qualità igienica degli alimenti (liquidi
o solidi) a contatto con l’imballaggio
stesso; proprietà ottiche (trasparenza,
colore, brillantezza) stabili nel tempo e
non soggette a modifiche dovute a va-
riazioni di temperatura, umidità, espo-
sizione a radiazioni elettromagnetiche
e ionizzanti che rendano il materiale
inadeguato all’uso cui è destinato, per
motivi di caratterestrutturaleoestetico;
buone proprietà meccaniche che ne
permettano la lavorabilità con tecno-
logie tradizionali e la trasportabilità;
facilità nello smaltimento, nel riciclo o
nel riutilizzo (compostaggio).
Le bioplastiche
Nell’ambito della ricerca di nuovi ma-
teriali per il food packaging, grande
interesse è attualmente rivolto alle bio-
plastiche, ai biopolimeri e ai polimeri
naturali opportunamentemodificati. Le
bioplastiche sono polimeri ottenuti da
materieprime rinnovabili e/o totalmen-
te biodegradabili in tempi brevi (PLA,
Mater-Bi, API), mentre i biopolimeri
vengono prodotti per azionemicrobica
obattericaapartiredasostanzenaturali
come cellulosa e zuccheri o da fonti di
biomassa vegetale (PBS, PHA, PHB,
Phbv). Infine, i polimeri naturali più
comunemente impiegati sono quel-
li ottenuti dalla cellulosa, dalla soia,
dall’amido (mais, patate e riso).
Tutti questi composti possono essere
prodotti in forma di schiume, lastre e
filmmono/multistrato, come i polimeri
sintetici, a seconda dell’utilizzo richie-
sto. La produzione di film multistrato
riveste particolare importanza in quan-
to,mediante l’usodi strati conproprietà
differenti (antimicrobiche,meccaniche,
di permeabilità), è possibile realizzare
un prodotto finale dalle caratteristiche
uniche e specifiche per le singole ap-
plicazioni (contenitori per liquidi zuc-
cherini, per grassi, per prodotti vegetali
freschi, caseari o di origine animale).
Infine, tra le tipologie più innovative di
food packaging vi sono gli imballaggi
edibili per alimenti solidi, liquidi, freschi
o secchi, generalmente in forma di
Negli ultimi decenni, il tema della so-
stenibilità ambientale ha rappresenta-
to un aspetto centrale nelle politiche
dell’Unione Europea e dei Paesi più in-
dustrializzati, spingendo alcuni settori
dell’industria versofiloni di ricerca volti
a minimizzare l’impatto ambientale di
alcuni beni di uso comune, in partico-
lare nella produzione di polimeri per
imballaggio, che rappresentano circa
il 40% dell’intera produzione europea
di materie plastiche (dati del Plastic
EuropeMarket ResearchGroup relativi
al 2012).
Packaging per l’alimentare
Numerose attività e progetti di ricerca
hanno riguardato lo sviluppo di mate-
riali innovativi per le diverse tipologie
di imballaggio di prodotti alimentari
(foodpackaging), inmododa realizzare
plastiche biodegradabili o di origine
naturale che mostrino caratteristiche
simili aquelledelleplastiche tradiziona-
li. Il packaging alimentare rappresenta
un fattore chiave nella conservazione
degli alimenti: damaterialeusatocome
semplice contenitore, si è trasformato
DOSSIER
INDUSTRIA DEL PACKAGING
Numeroseattivitàeprogetti
di ricercariguardano lo
sviluppodimateriali innovativi
per lediversetipologie
di imballaggiodi prodotti
alimentari inmododarealizzare
plastichebiodegradabili con
caratteristichesimili aquelle
delleplastichetradizionali. Le
attivitàdi ricercaEnea
STEFANIA BACCARO,
ALESSIA CEMMI
Bioplastiche, biopolimeri e polimeri naturali opportunamente modificati sono interessanti per il settore del
packaging alimentare.