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progettare

400

SETTEMBRE

2016

57

sempre più in un mezzo in grado di

ridurre la velocità di decadimento qua-

litativo del prodotto (proteggendolo

dalla contaminazione microbiologica

e chimica), garantendone allo stesso

tempo il mantenimento delle proprietà

organolettiche e nutrizionali.

I materiali usati per l’imballaggio di

prodotti alimentari devono rispondere

adalcuni particolari requisiti, quali: pro-

prietà di ‘barriera’ nei confronti di gas

e vapori (anidride carbonica, ossigeno,

azoto, vapor d’acqua) tra l’ambiente

esterno e l’interno della confezione e

dell’alimento, evitandone il deteriora-

mento; assenza di migrazione di agenti

chimici dannosi per la salute del con-

sumatore (inchiostri, solventi, elasti-

cizzanti, additivi ecc.) dall’imballaggio

all’alimento, aspetto di fondamentale

importanza per il mantenimento della

qualità igienica degli alimenti (liquidi

o solidi) a contatto con l’imballaggio

stesso; proprietà ottiche (trasparenza,

colore, brillantezza) stabili nel tempo e

non soggette a modifiche dovute a va-

riazioni di temperatura, umidità, espo-

sizione a radiazioni elettromagnetiche

e ionizzanti che rendano il materiale

inadeguato all’uso cui è destinato, per

motivi di caratterestrutturaleoestetico;

buone proprietà meccaniche che ne

permettano la lavorabilità con tecno-

logie tradizionali e la trasportabilità;

facilità nello smaltimento, nel riciclo o

nel riutilizzo (compostaggio).

Le bioplastiche

Nell’ambito della ricerca di nuovi ma-

teriali per il food packaging, grande

interesse è attualmente rivolto alle bio-

plastiche, ai biopolimeri e ai polimeri

naturali opportunamentemodificati. Le

bioplastiche sono polimeri ottenuti da

materieprime rinnovabili e/o totalmen-

te biodegradabili in tempi brevi (PLA,

Mater-Bi, API), mentre i biopolimeri

vengono prodotti per azionemicrobica

obattericaapartiredasostanzenaturali

come cellulosa e zuccheri o da fonti di

biomassa vegetale (PBS, PHA, PHB,

Phbv). Infine, i polimeri naturali più

comunemente impiegati sono quel-

li ottenuti dalla cellulosa, dalla soia,

dall’amido (mais, patate e riso).

Tutti questi composti possono essere

prodotti in forma di schiume, lastre e

filmmono/multistrato, come i polimeri

sintetici, a seconda dell’utilizzo richie-

sto. La produzione di film multistrato

riveste particolare importanza in quan-

to,mediante l’usodi strati conproprietà

differenti (antimicrobiche,meccaniche,

di permeabilità), è possibile realizzare

un prodotto finale dalle caratteristiche

uniche e specifiche per le singole ap-

plicazioni (contenitori per liquidi zuc-

cherini, per grassi, per prodotti vegetali

freschi, caseari o di origine animale).

Infine, tra le tipologie più innovative di

food packaging vi sono gli imballaggi

edibili per alimenti solidi, liquidi, freschi

o secchi, generalmente in forma di

Negli ultimi decenni, il tema della so-

stenibilità ambientale ha rappresenta-

to un aspetto centrale nelle politiche

dell’Unione Europea e dei Paesi più in-

dustrializzati, spingendo alcuni settori

dell’industria versofiloni di ricerca volti

a minimizzare l’impatto ambientale di

alcuni beni di uso comune, in partico-

lare nella produzione di polimeri per

imballaggio, che rappresentano circa

il 40% dell’intera produzione europea

di materie plastiche (dati del Plastic

EuropeMarket ResearchGroup relativi

al 2012).

Packaging per l’alimentare

Numerose attività e progetti di ricerca

hanno riguardato lo sviluppo di mate-

riali innovativi per le diverse tipologie

di imballaggio di prodotti alimentari

(foodpackaging), inmododa realizzare

plastiche biodegradabili o di origine

naturale che mostrino caratteristiche

simili aquelledelleplastiche tradiziona-

li. Il packaging alimentare rappresenta

un fattore chiave nella conservazione

degli alimenti: damaterialeusatocome

semplice contenitore, si è trasformato

DOSSIER

INDUSTRIA DEL PACKAGING

Numeroseattivitàeprogetti

di ricercariguardano lo

sviluppodimateriali innovativi

per lediversetipologie

di imballaggiodi prodotti

alimentari inmododarealizzare

plastichebiodegradabili con

caratteristichesimili aquelle

delleplastichetradizionali. Le

attivitàdi ricercaEnea

STEFANIA BACCARO,

ALESSIA CEMMI

Bioplastiche, biopolimeri e polimeri naturali opportunamente modificati sono interessanti per il settore del

packaging alimentare.