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progettare
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SETTEMBRE
2016
pellicole o strati protettivi di spessore
ridotto, del tutto biocompatibili e bio-
sostenibili in quanto di origine total-
mente naturale (cere, zuccheri, estratti
di alghe, gelatine, chitosano).
L’uso delle radiazioni ionizzanti, come
i raggi gamma, per impedire la conta-
minazione batterica, per la sterilizza-
zione di particolari alimenti o a scopo
antigerminativo su prodotti di origine
vegetale, è ampiamente diffuso in nu-
merosi Paesi europei ed extraeuropei:
tale metodo è suggerito da vari orga-
nismi internazionali (Organizzazione
delle Nazioni Unite per l’Alimentazione
e l’Agricoltura, Agenzia Internazionale
per l’Energia Atomica, Organizzazione
Mondiale della Sanità) ed è soggetto a
specifiche normative.
Anche se l’irraggiamento dei materiali
per il confezionamento di alcuni cibi (in
particolareprodotti caseari freschi, suc-
chi di frutta, salse, condimenti) avviene
prima del packaging effettivo, buona
partedegli alimenti vengonosottoposti
ad esso dopo essere stati confezionati,
inmododapoter prevenireunasucces-
siva infestazionemicrobicaoattaccoda
insetti. Per questo motivo, il materiale
usato per il confezionamento dell’a-
limento sottoposto ad irraggiamento
deve mantenere la propria stabilità,
integrità e funzionalità (permeabilità,
proprietàmeccaniche, capacitàdi tenu-
ta), oltre che le proprie caratteristiche
estetiche.
Gli effetti delle radiazioni ionizzanti sui
materiali polimerici sono noti da tem-
po e sono generalmente causati dalla
formazione di specie molto reattive
(radicali liberi e ioni), in grado di dar
luogo a reazioni di formazione di nuovi
legami (cross-linking) o di rottura delle
catene polimeriche preesistenti (degra-
dazione). I processi che coinvolgono
l’usodelle radiazioni ionizzanti possono
essere impiegati non solo nella produ-
zione di materiali polimerici, ma anche
per modificarne ed ottimizzarne le ca-
ratteristiche superficiali o di massa. A
causadell’irraggiamento, inoltre, si può
verificare la formazionedi speciechimi-
che (derivanti dal medesimo polimero
odai suoi additivi) chepossonomigrare
verso l’alimento stesso, venendone
assorbite e modificandone le caratte-
risticheorganoletticheotossicologiche.
La ricerca Enea nel food irradiation
In tale contesto si inseriscono le attività
di ricerca Enea condotte presso la faci-
lity di irraggiamento gamma Calliope
del Centro Ricerche Enea Casaccia,
attiva da molti anni nell’ambito dei
materiali polimerici impiegati indiversi
campi (aerospaziale, nucleare, indu-
striale, alimentare, artistico-culturale,
medico, in esperimenti di fisica delle
alte energie e così via). In particolare,
per quanto riguarda le applicazioni nel
settore del food irradiation, grande
importanza riveste la caratterizzazione
del danno radio-indotto su materiali di
varia origine (polimeri sintetici e natu-
rali) edi differente tipologia (filmmono/
multistrato, schiume, lastre, confezio-
namenti edibili). Lo studio e la carat-
terizzazione di tali materiali, sottoposti
a diverse condizioni di irraggiamento,
viene condotta con l’ausilio di nume-
rose tecniche di analisi chimico-fisico,
quali spettroscopia infrarossa Ftir/ATR,
UV-visibile e luminescenza, e studio
delle specie più reattive, come radicali
liberi e ioni, indotte dalle radiazioni
gamma mediante spettrometria ESR.
Infine, di estremo interesse è lo studio
del comportamento dei materiali irrag-
giati in diverse condizioni ambientali
(atmosfera modificata o aria, tempera-
tura e umidità variabili) e del materiale
al termine dell’irraggiamento stesso, in
quantopossonoverificarsi fenomeni di
degradazione post-irraggiamento con
conseguenze negative per l’impiego
richiesto. Un ulteriore aspetto da non
sottovalutare è la risposta del siste-
ma di etichettatura (inchiostri, colle,
sensori ecc.) alle radiazioni ionizzanti:
anch’esso, infatti, deve presentare sta-
bilità dimensionale e funzionale non
solodurante l’irraggiamento,maanche
per tutto il periodo di vita (shelf-life) del
prodotto stesso.
Cosa dire
Le ricerche e le innovazioni nel campo
del food packaging rappresentano un
aspetto di estrema attualità nell’ambito
dellestrategiedi valorizzazione, peruna
filieraalimentare sostenibilee innovati-
va. Ciò si evidenzia, non solo in termini
di diminuzione dei rifiuti e dello spreco
alimentare, ma anche come incremen-
todel valore aggiuntodal puntodi vista
igienico-sanitario, della sicurezza e del-
le prestazioni dell’imballaggio stesso.
S. Baccaro, A. Cemmi Enea, dipartimento
fusione e tecnologie per la sicurezza
nucleare, divisione tecnologie, impianti e
materiali.
Le innovazioni nel campo del food packaging rappresentano un aspetto di valorizzazione, per una filiera
alimentare sostenibile.
MATERIALI