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DOSSIER

INDUSTRIA AUTOMOTIVE

progettare 399 GIUGNO / LUGLIO 2016

altoparlanti e interruttori, nonché l’iso-

lamento termico e acustico; il tutto in

una parete molto sottile.Tutto questo,

unitamente alla necessità di garantire

le tolleranze perfette che si addicono

a un’automobile di fascia esclusiva,

ha implicato un’imprescindibile ridu-

zione nell’impiego dei materiali più

pesanti per far sì che il panello potesse

essere sollevato senza compromette-

re la struttura complessiva.

Arpro è un materiale ben noto ai

tecnici di BMW, che l’avevano già

utilizzato inmolte applicazioni, incluse

quelle dei sedili dei modelli X5 e X6

e dello schienale della serie 5. La sua

capacità di essere stampato in forme

personalizzabili e di integrare cavi e

interruttori ha consentito la creazione

di una soluzione ad hoc per il modello

i8 che ne riducesse il peso del 22%

circa e ne migliorasse le prestazioni

in caso di impatto.

I vantaggi dei materiali alternativi

Un’altra ragione per prendere in con-

siderazione materiali alternativi è la

progressiva comparsa dei veicoli e-

lettrici che rappresentano un’ovvia

possibilità se si considera la neces-

sità di ridurre il peso il più possibile

per estendere la vita della batteria.

Anche se qualsiasi autovettura può

impiegare materiali leggeri, essi so-

no particolarmente importanti per i

veicoli elettrici, elettrici ibridi ed elet-

trici ibridi plug-in. L’uso di materiali

leggeri in questa tipologia di veicoli

può bilanciare il peso dei sistemi di

alimentazione, come ad esempio bat-

terie e motori elettrici, migliorandone

l’efficienza e aumentando l’autono-

mia in elettrico. In alternativa, l’im-

piego di materiali leggeri potrebbe

richiedere l’uso di una batteria più

piccola ed economica, mantenendo

però costante l’autonomia in elettrico

dei veicoli plug-in.

Lo sviluppo dei veicoli elettrici è anche

una risposta alla forte pressione cui è

sottoposto il settore automobilistico

in materia di emissioni, caratterizzata

dalla necessità di adempiere in tempi

brevi a obiettivi inderogabili, decisivi

e complessi. Entro il 2020 e il 2025

le OEM europee devono ridurre le

emissioni medie di CO allo scarico

al di sotto di 95 g di CO

2

/km e poi di

75 g di CO

2

/km. Pertanto, i produttori

sono chiamati ad affrontare una sfida

decisiva e un eventuale fallimento nel

raggiungimento di questi obiettivi po-

trebbe risultare catastrofico compor-

tando severe sanzioni su ogni singola

vettura non conforme prodotta. La

soluzione per adeguarsi alle nuove

norme è quella di utilizzare materiali

leggeri innovativi all’interno del telaio

della vettura, ma la vera sfida è quella

di convincere i designer, i produttori

e i compratori di autovetture del fatto

che questimateriali sono realmente in

grado di garantire i necessari livelli di

resistenza, stabilità e sicurezza.

B. Suffis, sales&applicationdevelopment

manager - Europa, Africa e Medio

Oriente, JSP.