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macchine agricole
Dossier
dallo spargimento di pesticidi trami-
te elicottero sulla fauna, sulla flora
e sull’uomo. Una rinascita dell’a-
gricoltura volante sembra possibile
grazie ai nuovi velivoli, i cosiddetti
droni, termine che purtroppo soffre
di alcune ambiguità. Con il termine
drone si tende sempre di più a
indicare una specifica tipologia di
aeromobile, ovvero i multirotori:
velivoli ad ala rotante caratterizzati
dall’avere un numero variabile di
eliche a passo fisso disposte su un
piano orizzontale pilotati control-
lando la velocità delle stesse.
Questi velivoli offrono, rispetto a
qualunque altro velivolo, presta-
zione e vantaggi da moltepici punti
di vista che ricordano l’elicottero,
volano secondo un principio simile
e rispetto al loro cugino più grande
sono estremamente semplici dal
punto di vista meccanico. I droni
multirotori sono in fase di speri-
mentazione in campo agricolo per
effettuare operazioni di monitorag-
gio dall’alto. Facendo sorvolare le
coltivazioni da un piccolo multiro-
tore munito di macchine fotografi-
che che lavorano su vari spettri di
frequenza è possibile identificare
lo stato delle coltivazioni, l’anda-
mento della maturazione del frutto
e lo stato di infestazione da parte
di parassiti ed erbe infestanti. Que-
sto sistema, assolutamente legale
rispetto alla normativa che vieta
lo spargimento di liquidi ma non il
sorvolo, fornisce dati preziosi ov-
viamente associati alla posizione
rilevata dal GPS, che permettono
a un agronomo, collegato anche
in remoto via internet, di definire
le aree di intervento per program-
mare i sistemi per l’irrorazione e la
fertilizzazione selettiva.
R. Grassi, Politecnico di Torino.
Velivolo per operazioni in
agricoltura per il monitoraggio
dall’alto.