progettare
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settembre
2015
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2013, aveva tracciato un trend po-
sitivo in crescita costante. Solo nel
2014, invece, abbiamo perso circa
70 milioni (-9% rispetto all’anno
precedente), un calo che si aggra-
verà nel 2015”. Gli imprenditori
guardano con forte preoccupazione
a questa situazione che danneggia
in particolare le eccellenze italiane
dell’oil&gas e del comparto ener-
gia, ampiamente rappresentate da
Anima. “Chiediamo al Governo di
continuare a lavorare sul fronte del-
le relazioni internazionali - stimola il
presidente -, perché a gennaio 2016
vi sia una evoluzione positiva per le
nostre imprese”.
Da parte sua Anima, durante il Bu-
siness Forum Kazakistan-Italia ad
Expo2015 con il presidente della
Repubblica Nursultan Nazarbayev
e il primo ministro italiano Matteo
Renzi, ha sottoscritto due memoran-
dum di collaborazione con l’Agenzia
statale per lo sviluppo del local
content, NADLoC, con l’associazio-
ne Kazaka dell’industria meccanica
(ALE) e con la municipalità di Astana
alla presenza del vicesindaco Nurali
Aliyev per sviluppare ulteriormente
le tante opportunità di business che
offre questo grande Paese al centro
dell’Asia tra i primi produttori di
grano e gas del mondo.
Meccanica fa da traino
“Anima rappresenta sempre di più
uno degli esempi più importanti e
positivi per l’export manifatturiero
- commenta il presidente Alberto
Caprari. - La Federazione difatti fa-
vorisce e agevola le esportazioni
della meccanica.
Siamo particolarmente orgogliosi di
avere un legame di collaborazione
ancora più forte e articolato con le
Autorità del Kazakistan, che ospite-
ranno nel 2017 il prossimo Expo In-
ternazionale dal titolo ‘Future Ener-
gy’. La meccanica è in prima linea
sulle tematiche tecnologiche legate
all’energia. Invito il Governo italia-
no a rendere sempre più familiare
il tema dell’efficienza energetica
in particolare favorendo l’impiego
di tecnologie e competenze, ben
presenti sul nostro territorio, che
uniscono alta efficienza, affidabilità
e fonti rinnovabili”.
La meccanica si conferma uno dei
settori di punta della manifattura
italiana, dunque, ma soprattutto
una delle forze trainanti del nostro
commercio estero, dando inoltre un
contributo determinante alla bilan-
cia commerciale. Basti pensare che
tra il 2002 e il 2014 l’export totale
di macchine e apparecchi meccanici
è salito da 50,4 a 81,4 miliardi di
euro, con un incremento di ben 31
miliardi.
Nel 2014, la bilancia commerciale
italiana con l’estero di macchine e
apparecchi è stata di ben 55 miliardi
di euro, la terza migliore al mondo.
@lurossi_71
In primis la situazione greca desta
molta preoccupazione. “L’Eurozona
è un’area fondamentale per la mec-
canica italiana che esporta in UE il
39% del fatturato complessivo - ri-
marca Caprari -. L’export è ancora
il faro nella tempesta per la mecca-
nica e non possiamo rischiare una
destabilizzazione dell’Eurozona”.
USA in crescita
Le esportazioni oltre i confini dell’U-
nione Europea presentano cifre sor-
prendenti verso gli Stati Uniti, verso
cui è stata venduta meccanica ita-
liana per circa 2,4 miliardi di euro
(+19,9% rispetto al 2013), grazie
anche al deprezzamento dell’euro.
“Questa cifra è indicativa, ma pur
sempre un’evidenza: le nostre im-
prese hanno potenziato il mercato
americano a fronte delle misure
restrittive verso la Russia - com-
menta il presidente Alberto Caprari
-. Le sanzioni, difatti, sono ampia-
mente nocive per il nostro settore
che verso la Russia, dal 2010 al
Profilo congiunturale della meccanica varia
consuntivo 2013, consuntivo 2014 e previsioni 2015 (a cura dell’Ufficio Studi ANIMA)