rospaziale dell’Università
Federico II di Napoli e l’isti-
tuto di ricerca tedesco del
Fraunhoferhannorealizza-
to, insiemeadaltri partner,
il dispositivodabordod’u-
scitadell’ala (inverdenella
figura). In particolar modo
il Cira ne ha progettato il
meccanismo di attuazio-
ne, mentre il DII-sezione
aerospaziale la struttura
e, infine, il Fraunhofer lo
skin. Il sistema complessivo, detto Ated (Adaptive Trailing Edge) è
progettato inmodo tale damodificare la propria curvatura attraverso
un cinematismo. La centina, figura nella pagina precedente, è una
struttura suddivisa in più blocchi ciascuno dei quali è collegato al
precedente mediante opportune cerniere e aste di collegamento che
consentono la rotazione relativa dei vari componenti rispetto ad una
parte fissa non appena il sistema di attuazione è in funzione.
Cinematismi e superficie
Tale sistema è azionato da un servoattuatore elettrico certificato per
il volo. L’attuatore mette in movimento un leveraggio solidale alla
strutturache trasmettendocosì ilmotoconsente ilmorphingsiaverso
il basso che verso l’alto con un escursione massima risultante di 20
gradi. Nella figura seguente è possibile visualizzare, da un punto di
vista schematico, il sistema di attuazione installato nell’architettura
strutturale. Tutta la struttura sarà poi rivestita da uno skin. Tale ri-
vestimento costituisce un’ulteriore fonte di innovazione nell’ambito
delle strutture aeronautiche, per il quale il Fraunhofer ha richiesto il
brevetto, in quanto è costituito da una superficie siliconica che per-
mette la perfetta aderenza con il dispositivo sia quando non è attuato
sia quando deflesso più una componente di alluminio per irrigidirlo.
Il progetto Saristu si è articolato in varie fasi in cui sono stati realiz-
zati prototipi di dimensioni ridotte oltre a quello finale, ma entrambi
in scala reale. I vari sistemi sono stati quindi sottoposti a numerosi
test per validarne la capacità di adempiere alle specifiche di progetto
richieste. Il raggiungimento degli obiettivi del progetto non rappre-
senta un punto conclusivo nell’ambito della ricerca aeronautica
incentrata sul morphing, ma in particolar modo costituiscemotivo di
arricchimento e perfezionamento delle tecnologie sin ora sviluppate
e segna le basi per ulteriori sviluppi che verranno condotti negli anni
futuri. La ricerca non si limiterà quindi alla manifattura di prototipi
da provare in galleria del vento, ma sarà indirizzata alla realizzazione
di veri componenti che andranno montati su di un velivolo reale al
posto dei sistemi convenzionali e quindi pronti per effettive prove di
volo. Le note bibliografiche sono disponibili presso l’autore.
G. Amendola, Cira (Centro italiano ricerche aerospaziali).
Esposizione del prototipo da parte del Fraunhofer
Ifam all’Air Show di Berlino.