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progettare 375
OTTOBRE
2013
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cui ci sia più intelligenza emeno attività
di tipo tradizionale.
“Abbiamo bisogno di avviare un pro-
cesso di modernizzazione del Paese
- spiega il presidente dell’Iren - che ci
permetta di rigenerarci velocemente e
di mettere in atto tutti quei processi che
ci facciano recuperare efficacia ed effi-
cienza nel manufacturing che continua
a rimanere il cuorepulsantedellanostra
nazione, dato che siamo, insieme con la
Germania, i soli duePaesi inEuropache
hanno una vera struttura industriale, la
quale deve essere rivista ma conserva-
ta. Dovremo individuare delle regioni
chiavecheabbianounaspecializzazione
di rilievo, collocarle all’interno di un
modello ‘clusterizzato’ e andare a com-
petere con le altre regioni. Sono sicuro
che da questa competizione usciremo
vincitori, perché siamo più bravi degli
altri, abbiamo ottime competenze. Le
risorse che siamo in grado di mettere
in campo come Italia sono sempre più
limitate mentre aumentano quelle di
derivazioneeuropea: dobbiamo trovare
una sinergia fra tutti per suddivide-
re queste risorse e goderne i risultati;
permanendo in una logica di autosuffi-
cienza ci troveremmo ad avere sempre
meno mezzi e meno possibilità”.
L’ex ministro del Miur ricorda che oggi
siamo al 26° posto in graduatoria (su
27 Paesi) per la capacità di spesa dei
fondi europei, a fronte di una cifra di
31 miliardi che avremo a disposizione
da investire per il prossimo settennato.
“In Italia non ci potrà essere crescita se
non ci sarà una catena corta fra ricerca,
innovazione e sviluppo - ha concluso - a
questo proposito bisognerebbe avere
una nuova strutturaministeriale che ve-
desse questo insieme, e probabilmente
le Regioni potrebbero dare un primo
segnale facendo qualche tipo di spe-
rimentazione per creare una struttura
che metta insieme questi tre concetti:
sarebbeunsegnalemolto importante in
vistadellaprogrammazione che inizierà
dal 2014”.
perde circa 5 miliardi l’anno nel rap-
porto tra contributi all’Unione Europea
e finanziamenti ottenuti per il settore
della ricerca. Ciò significa che dal 2007
al 2013 abbiamo perso circa 35miliardi:
immaginiamoci cosa avremmo potuto
fare con questi soldi! Dovremmo impa-
rare da altri Paesi europei più virtuosi:
per ogni euro investito la Gran Breta-
gna riporta a casa 1,50 euro, l’Austria
e l’Olanda 1,45 euro, il Belgio 1,40 e la
Germania 94 centesimi. Mentre l’Italia
soltanto 60 centesimi, con
una perdita di 40 centesimi
a fronte di ogni euro inve-
stito. C’è una responsabilità
morale per noi di recuperare
i soldi che investiamo in Eu-
ropa perché sono quattrini
raccolti col sacrificio di tutti.
Di fronte a questa situazione
è inutile piangere, bisogna
invece tirarsi su le maniche
e cambiare le cose”.
Profumo propone a questo
proposito di partire dalle
specializzazionideinostriter-
ritori inmodochesi trovinoa
competere con altre zone di
altri Paesi che hanno la stes-
sa vocazione; le risorse che si rendono
disponibili dovranno essere investite in
queste realtà. Da questa competizione
potranno nascere sviluppi positivi.
“Come ministero, nei mesi scorsi - dice
Profumo - abbiamo messo in atto un
progetto in stretta sinergia col CNR
mirato a individuare una decina circa
di priorità nazionali e queste le abbiamo
collocate all’interno di strutture aperte,
dove la ricerca non si fa più in un sin-
golo laboratorioma la si fa in realtà che
siano interconnesse fra loro con attori
che tradizionalmente si sono parlati
poco finora: aziende, enti di ricerca e
università. L’idea è quella di ‘clusteriz-
zare’ il sistema, passando da modelli
industriali di tipo seriale (io faccio prima
questo, poi questo, poi questo) a un
sistema flessibile di tipo parallelo dove
le attività devono essere svolte nelle
diverse strutture con un coordinamen-
to complessivo che possiamo definire
appunto cluster”.
Ridisegnare il sistema industriale
Secondo Profumo, l’Italia deve ridise-
gnareilpropriosistemaindustriale,dato
che i posti di lavoro persi negli ultimi
anni non torneranno a essere gli stessi
posti di lavoro: l’unica opportunità è
creare un diverso tipo di occupazione in
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