INCHIESTA
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progettare 375
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OTTOBRE
2013
Due esempi significativi
Luigi Nicolais fa due esempi per dimo-
strare come la ricerca sia importante.
Il primo riguarda la costruzione degli
aerei; fino a qualche anno fa essi erano
realizzati con materiali convenzionali
(alluminio, acciaio, titanio ecc.) e l’uso
dei nuovi materiali compositi veniva
vistocondiffidenza (perchécambiarese
tutto già procede bene?), ebbene oggi
l’uso dei nuovi materiali è largamente
utilizzato ad esempio nella realizzazione
del Boeing 787.
“In questo esempio - commenta Ni-
colais - si coglie l’importanza di saper
vedere oltre quello che c’è già, la vi-
sione dell’innovazione ci porta a non
accontentarci di un mercato che esiste
già e a prefigurarne un altro che verrà.
L’innovazione richiede una grande ca-
pacità di cambiamento, di pensiero e di
professionalità; l’industria aeronautica
oggi produce facendo arrivare parti di
velivolo da ogni angolo del mondo:
siamo di fronte a una ‘fabbrica’ globale
che ha i suoi ‘reparti’ in vari Paesi. E qui
anche la ricerca ha un aspetto diffuso,
al centro si fa ‘knowledge integration’ e
i ricercatori sono distribuiti nel mondo.
Boeing ha sviluppato così il suo global
network”.
Secondo il presidente, di fronte a questi
cambiamenti, il CNR non può limitarsi
a condurre le attività locali ma deve
essere aperto al sistema globale. “Da
un lato - spiega - dobbiamo dare una
mano al territorio perché possa uti-
lizzare i risultati della nostra ricerca e
dall’altro collegarci congli enti di ricerca
del mondo per diventare parte di global
network di ricerca multinazionale”.
Il secondo esempio è quello del settore
tessile che è entrato in crisi a causa dei
Paesi emergenti e della loro capacità di
produrre prodotti tradizionali a basso
costo.
Luigi Nicolais pensa che in questo cam-
po si debba passare da una visione
lineare a una di tipo radiale; chi fa stoffe
deve interagire con chi costruisce aerei,
auto, edifici ecc. inquestomodosi viene
in contatto con la necessità di avere tes-
suti innovativi che rispondano a nuove
esigenze di comparti più avanzati, si
diventa fornitori di soluzioni su misura
progettate per specifiche applicazioni.
“Per fare ciò - aggiunge - c’è bisogno
di una grande capacità di conoscenza
e anche predisposizione a guardare
al futuro seguendo lo sviluppo delle
nuove esigenze produttive. In parole
povere, guardare oltre le cose a cui
siamo abituati”.
Questi due esempi servono a farci ca-
pire come sia importante il ruolo della
ricerca proprio per la crescita e il futuro
della nostra economia.
“Sono orgoglioso - conclude Nicolais
- di essere presidente di questo CNR
perché sono convinto che c’è un poten-
ziale di crescita enorme a patto di libe-
rarsi di lacci e lacciuoli che ci limitano;
abbiamo le capacità per competere alla
pari con tutti gli altri enti stranieri nostri
omologhi”.
Il tema dei finanziamenti
Affrontare il tema della ricerca significa
affrontare in automatico anche quello
delle risorse necessarie a finanziarla, e
qui entrano in campo i fondi europei.
L’exministrodell’Istruzionedell’Univer-
sità e della Ricerca, Francesco Profumo,
oggipresidentedell’Iren,inpropositoha
sollevato un grido d’allarme: “A fronte
di un investimento in Europa di circa 15
miliardi di euro l’anno, l’Italia ne riporta
a casa solo un terzo. Il nostro Paese