giugno 2015
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sciare in secondo piano, diciamo così, l’im-
pegno e la fatica che stanno dietro a una
storia di successo?
“Brembo ha costruito la sua storia industria-
le sulla qualità dei propri prodotti e sulla ca-
pacità di saper prevedere in anticipo la dire-
zione del proprio mercato di riferimento. È
un percorso che impone una forte propen-
sione all’innovazione, una continua tensio-
ne verso il nuovo. A tutto ciò, fin da subito,
è stata affiancata la ricerca estetica che è
una caratteristica imprescindibile del Made
in Italy. E proprio il Made in Italy è un gran-
de veicolo per la promozione delle imprese
italiane e, a maggior ragione, di quelle di
eccellenza. L’immagine è una componente
fondamentale anche nello sviluppo di un
progetto industriale di successo: se è vero
che la ricerca e la concretezza sono caratte-
ristiche congenite della manifattura di qua-
lità anche la ‘confezione’ ne rappresenta un
aspetto essenziale”.
Recentemente lei ha avuto modo di com-
mentare una frase del nostro premier,
Matteo Renzi, che definiva gli imprendi-
tori come ‘eroi del nostro tempo’, dicendo
che preferisce i concetti di senso del dove-
re e di normalità…
“Come ho avuto modo di sostenere in più
occasioni, non sono un fautore della figu-
ra dell’imprenditore eroe. Una mancanza
o un eccesso di ‘etica’ nel lavoro degli im-
prenditori è descritta molto spesso dalle
cronache riportate sui quotidiani: il bino-
mio ‘imprenditore aguzzino’ e ‘imprendi-
tore eroe’ è quello che più si è affermato
nella nostra coscienza collettiva e che rap-
presenta l’immagine degli imprenditori
italiani promossa con più frequenza dai
nostri media. Ma entrambe le versioni so-
no caricaturali. In realtà occorre restituire
all’imprenditore il suo ruolo a livello socia-
le, ossia quello di figura chiave nello svilup-
po dell’occupazione, della competitività
e dell’innovazione. Questo senza clamori
e con tutti i limiti e le singolarità del caso.
Esistono uomini disonesti in ogni ambito
sociale ed economico, come uomini capaci
di grandi cose, ma si tratta di estremi che
distorcono la reale immagine imprendito-
riale, che rimane quella di motore dell’in-
dustria italiana e catalizzatore di sviluppo
nei più disparati settori. E già questo è mol-
tissimo”.
Lei ha sempre dichiarato che c’è stata
troppa confusione sulla legislazione del la-
voro ai tempi in cui si dibatteva di articolo
18: oggi che il JobsAct è una realtà come
valuta il provvedimento?
“Ritengo che i provvedimenti portati avan-
“Understanding the future
before everyone else”
Alberto Bombassei, chairman of the
Brembo Group, was born in Vicenza
in 1940 and is the son of Emilio
Bombassei, the company’s founder.
In 2003, the University of Bergamo
awarded him an honorary degree in
Mechanical Engineering.
Bombassei was also Vice President of
Labor Relations, Public Affairs and
Social Services for Confindustria.
He is the mind behind and President of
the Kilometro Rosso Technology Park,
one of Italy’s most important research
centers.
In 2013 he was elected to Parliament
with the Scelta Civica party.
“Brembo has built its history on the
quality of its products and the ability
to anticipate the direction of its target
market. It is a journey that requires a
strong focus on innovation, a constant
drive towards the new”, says Bombassei.
One statement stands in a recent
publication by Brembo, and it is from
Emilio Bombassei: “Everyone knows
how to do the easy things, but only a
few can do the difficult ones. We do the
difficult things”. We asked our guest how
he would explain this statement to young
people who are entering the job market...
“We need to teach young people to tackle
difficulties”, says Bombassei. “I’d like to
add to my father’s statement that, ‘in
order to be successful you always have
to be able to do what you do better than
anyone else’. We at Brembo have been
proving this for more than 50 years”. As
for his involvement in politics, Alberto
Bombassei concludes: “Coherency is a
rule that I have always respected and
that has allowed me to achieve what
I have. I do not know whether it is
customary in the world of politics, but it
is definitely my priority.”
La sede della Brembo presso il Kilometro Rosso, il cortile interno del Centro Ricerche Brembo.