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“Let’sgetbacktogivingtalent

thepossibilitytodream”

ha gestito la fase del salvataggio fino

all’acquisizione da parte di Electrolux,

evitando lo smembramento di uno dei

principali poli industriali italiani.

Dottor Zoppas, gli indicatori di mer-

cato in lieve crescita, insieme alla

contemporanea azione di quantitati-

ve easing della Banca Centrale Euro-

pea e alla svalutazione dell’euro nei

confronti del dollaro, inducono all’ot-

timismo. Che ne pensa?

“Questa congiuntura economica è una

situazione unica tra quelle che ho potu-

to vivere. La lunga crisi ha portato a una

riduzione del numero di aziende ed a un

aumento di disoccupati estremamente

elevato, con una domanda calata del

30-40%, rimandandoci indietro di alcu-

ni anni se non decenni. Le misure della

Banca Centrale Europea sicuramente

porteranno dei benefici che potremo

quantificare meglio tra qualche mese.

L’accesso al credito è tornato ad esse-

re apparentemente meno difficoltoso

anche se banche e istituti sono ancora

timorosi, colpiti dall’insolvenza degli

anni scorsi che stanno ancora pagando

duramente: penso che in Italia ci siano

stati qualcosa come 180 miliardi di debi-

ti inesigibili. I primi segnali di ripresa del

mercato cominciano comunque a veder-

si: basti vedere come il comparto dell’au-

tomobile stia ripartendo e con lui tutto

l’indotto.

Il dato dell’occupazione sta dando qual-

che timido segnale di ripresa, ci sono

sempre meno precari, anche se talvolta

si tratta di assunzioni condizionate. Ma

intanto si danno delle risposte alle aspet-

tative dei giovani. E a proposito di que-

sto, quello che mi preoccupa di più sono

i talenti che abbiamo perso per strada,

insieme a quella creatività artigianale

che oggi non c’è quasi più: basta osser-

vare come una bottega su tre sia sparita.

Ecco, oggi non è necessario solo far ri-

partire la domanda e rimettere in circolo

i finanziamenti, ma la vera domanda è:

come far re-innamorare le persone alla

bellezza dell’intraprendere, come ridare

fiducia nel tornare ad acquistare”.

His last name is practically an institution

in the Italian economy. For decades

Zoppas has meant appliances around

the world, and Gianfranco Zoppas has

been, with good reason, an emblem of the

entrepreneurial tradition of our country:

the family business, with an ethical vision

anchored to the growth and solidarity

of its native territory, while at the same

time spread throughout the world. The

initiatives and successes of Gianfranco

Zoppas have diversified over the years

under the banner of internationalization.

Today, his various companies and

subsidiaries are part of the holding

company Zoppas Industries, a world

leader in the business of heating systems,

with more than thirty locations across

the globe. Gianfranco Zoppas has also

held several important positions in other

companies and businesses, one above

all: in the early ‘80s, as chairman of

Zanussi, he oversaw the rescue phase until

it was acquired by Electrolux, avoiding

the dismemberment of one of Italy’s

main industrial groups. “This economic

situation is unique among those I’ve

experienced”, Gianfranco Zoppas told

us. “The employment figure is showing

some signs of recovery, there are fewer

and fewer precarious jobs, although

sometimes the contracts are short-term.

But at least there is some response to the

expectations of young people. Speaking

of which, what worries me most are the

talents that we have lost along the way,

along with the creative craftsmanship that

today has all but disappeared: in fact one

of three artisanal businesses have closed.

In this sense, it is necessary to not only

relaunch demand and get financing back

in circulation, but the real question is how

to make people fall in love again with the

beauty of starting a business, and how to

restore consumer confidence”.

19

giugno 2015