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incremento della produttività. “Ciò comporta all’in-

terno delle singole imprese - spiega Ferrari - la tra-

sformazione dei processi produttivi e l’introduzione

di nuovi macchinari e impianti, al fine di ridurre l’im-

patto ambientale della produzione, aumentando al

contempo l’efficienza”.

Sul fronte dei volumi, alla forte crescita dei produt-

tori asiatici e sudamericani si accompagna una cre-

scita più contenuta delle altre aree nel mondo, dove

le imprese sono tese a mantenere volumi più stabili

ma focalizzandosi su produzioni a maggior valore

aggiunto e a completare la gamma per soddisfare le

richieste specifiche di clienti più appetibili in termini

di marginalità.

“Dal punto di vista tecnologico - continua Mapelli

- si assiste a una crescita degli impianti a forno elet-

trico, conseguenza della riflessione in corso a livello

globale circa l’introduzione di metodi produttivi

volti a ridurre gli impatti ambientali dei cicli di

produzione fondati sulla lavorazione del carbone.

Azione spinta dalle progressive restrizioni imposte

sulle emissioni di CO 2 , in particolare dall’Unione

Europea, e dalla crescente pressione dell’opinione

pubblica in merito”. Il comparto sta infine cercando

di ridurre la forte overcapacity presente a livello glo-

bale, soprattutto in Cina, con ricorso a incentivi alla

riduzione della capacità, alla chiusura di impianti,

in Cina soprattutto, e alla fusione tra grandi player

al fine di aumentare la concentrazione del settore,

oggi ancora molto frazionato.

Costruzioni e automotive.

La congiuntura eco-

nomica positiva e gli investimenti in corso a livello

globale consentono, secondo Mario Caldonazzo,

amministratore delegato di Finarvedi, previsioni di

mercato in crescita di circa il 2-3% per i prossimi

anni: “Per i Paesi in via di sviluppo i settori indu-

striali più importanti per l’acciaio sono le costruzioni

edili e le infrastrutture. Per i Paesi a economia più

avanzata il traino allo sviluppo è invece costituito

dall’industria automobilistica, alla perenne ricerca di

materiali più avanzati per limitare il peso, ridurre i

consumi e garantire sicurezza”.

Meccanica, energia, industria dei trasporti e agroali-

mentare sono altri ambiti che potranno avere ottimi

livelli di crescita e marginalità, aggiunge Mapelli, a

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rmo

aprile 2018

INCHIESTA

Viviana Meroni

, sales manager

Uddeholm

, divisione di Voestalpine High Performance

Metals Italia: “I nostri più recenti investimenti riguardano robotica e asservimenti agli impianti

produttivi, e l’avviamento di impianti per produrre polvere d’acciaio per additive manufacturing”.

Aldo Gorietti

, sales manager

Böhler

, divisione di Voestalpine High Performance Metals

Italia: “Offriamo valore aggiunto ai clienti in termini di livelli di servizio, disponibilità, consulenza

tecnica, servizi complementari e capacità di dialogare con i diversi attori nella catena di

fornitura”.