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PERSONAGGIO DEL MESE

20

rmo

aprile 2018

avere una gamma di prodotto stabile e, in un certo

senso, aduso a inseguire il mercato, che sono aspetti

tipici di una mentalità un po’ artigianale in cui ‘si

fa un po’ di tutto’ e a volte anche male. Danobat

chiaramente ha un altro modello di business. Le per-

sonalizzazioni sono focalizzate essenzialmente sui

processi e applicazioni in questo senso c’è la massima

professionalità e disponibilità, ma un’azienda come

Danobat non fa ‘di tutto’, come è ovvio”.

Siamo arrivati dunque alla vostra offerta, di prodotto e di

servizio, che mettete in campo per il mercato italiano…

“Innanzitutto ci muoviamo da concetti basilari come

affidabilità, altissima tecnologia, efficienza nell’assi-

stenza e nei ricambi e, non ultimo, solidità finanzia-

ria. Vale la pena sottolineare che Danobat costruisce

in proprio grandissima parte dei componenti delle

proprie macchine: a parte i controlli numerici viene

quasi tutto realizzato in casa e questa è una garan-

zia di una visione completa della macchina e di una

grande indipendenza nel fare le scelte tecnologiche

ritenute più utili ai clienti, senza nessun compro-

messo. La caratura della nostra azienda ci consente

di portare avanti con decisione quello che è il capo-

saldo del successo nel settore delle macchine utensili:

l’innovazione tecnologica continua, intesa proprio

come ricerca senza soste delle migliori soluzioni. Il

portato di questo modo di concepire la propria ‘mis-

sion’ sono appunto le macchine a marchio Danobat,

veri e propri concentrati di alta tecnologia in grado di

confrontarsi sul mercato senza temere alcuna sfida”.

Dietro a tutti questi aspetti c’è sempre una cultura azien-

dale… che aria si respira nel vostro Gruppo?

“Innanzitutto bisogna evidenziare che Mondragon è

una realtà basca. I baschi sono un popolo orgoglioso,

fiero delle proprie tradizioni, sono instancabili lavora-

tori, hanno la cultura della pulizia, dell’ordine e della

precisione, e questo si riflette appieno, devo dire,

nella costruzione delle macchine utensili. Essendo

appieno la domanda. Noi crediamo che potremo

fare dei buoni numeri, avendo alle spalle una realtà

solida e un portafoglio prodotti completo; a diffe-

renza della mia ex azienda tanto per fare un esem-

pio, oggi abbiamo anche le centerless, le rettifiche

verticali a tavola rotante e altro ancora. Inoltre, Da-

nobat vuole essere un centro di eccellenza per il set-

tore della rettifica. Quindi ci proponiamo ai nostri

clienti come partner per gestire e fare assistenza sul

loro parco macchine (anche non Danobat) già in-

stallato. Vorrei sottolineare che tutto il nostro per-

sonale proviene dal settore specifico della rettifica,

con alle spalle anni e anni di esperienza specifica”.

Facendo parte di un grande Gruppo internazionale, ci

possono essere vantaggi e svantaggi; ad esempio, di

quanta flessibilità disponete per muovervi?

“In tutta sincerità devo dire che la situazione è tutta

sbilanciata con gran forza sul lato dei vantaggi; fac-

cio solo un esempio: il nostro Gruppo è in grado di

mettere in campo progetti di sviluppo anche per un

singolo cliente. In Spagna disponiamo di un centro

tecnologico all’avanguardia in cui lavorano più di

cento persone specializzate con a disposizione dieci

macchine di tutte le tipologie e questo ci permette

di fornire risposte altamente qualificate a ogni tipo

di richiesta. Paradossalmente uno svantaggio può

essere quello di avere idee e strategie molto chiare:

abbiamo bene in mente dove vogliamo andare e che

tipo di posizionamento e in quale fascia di mercato

ci vediamo collocati, in Italia e nel mondo. Ebbene

a livello mondiale Danobat è leader nel settore ae-

ronautico ma nella nostra penisola questo mercato

non è grandissimo; oppure, un’altra enorme poten-

zialità l’azienda ce l’ha nel settore ferroviario che

qui da noi però non ha grossi sbocchi. Questi forse li

possiamo considerare degli svantaggi per Danobat.

Per certi versi questa nettezza di strategie può so-

vrastare un imprenditore italiano abituato da sem-

pre ad avere nella sua offerta molto ‘speciale’, a non

“Danobat per l’Italia ha degli obiettivi sfidanti - dice Alberto Tacchella - con un progetto preciso e delle tappe. Ci stiamo attrezzando per fare della produzione”.