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marzo 2018
LOGISTICA
Con un sistema di carrelli AGV fornito da
Linde,Basf Italia ha realizzato un processo
di ottimizzazione all’interno del proprio impianto di Pontecchio Marconi (BO). I flussi
di movimentazione sono ora privi di rischi per il personale e per le merci e i tempi di
attraversamento sono nettamente migliorati
Handling
più sicuro
e più
produttivo
di Grete Tanz
P
resente sul mercato da oltre 50 anni, Linde Ma-
terial Handling Italia ‘gioca un ruolo da protago-
nista nel settore dei carrelli elettrici e da magazzino,
grazie a una gamma di prodotti completa e di rico-
nosciuta qualità’ tra cui spicca la linea Linde Robotics.
L’esperienza di Linde Robotics parte nel 2014 gra-
zie alla collaborazione con l’azienda francese Balyo,
azienda specializzata nel campo dell’automazione.
Inizia così la produzione di carrelli automatizzati in
grado di muoversi autonomamente.
Rispetto al mercato, la soluzione offerta da Linde
risulta essere molto vantaggiosa, dicono i tecnici
aziendali, grazie all’assenza di infrastrutture per la
navigazione laser come riflettori, magneti ecc., il
funzionamento dei carrelli non richiede la modifica
o l’aggiunta di nuove componenti nell’ambiente di
lavoro ma si plasma in funzione delle strutture già
esistenti come muri, colonne e scaffali. “Inoltre, ma
non meno importante, è la capacità di Linde Robotics
di garantire ai propri clienti la massima flessibilità e
scalabilità; qualità importanti che rendono questa so-
luzione ideale per tutte le tipologie di siti e processi”,
spiega l’azienda.
Una profonda analisi di tutte queste caratteristiche
ha spinto Basf Italia, un’azienda chimica che fa parte
di un Gruppo con 114.000 collaboratori in tutto il
mondo, ad affidarsi a Linde Material Handling per
affrontare un processo di ottimizzazione all’interno
dell’impianto di Pontecchio Marconi (BO).
Eliminati i tempi morti.
Punto nodale dell’impianto
bolognese è l’area di confezionamento che rappre-
senta un anello prezioso della catena logistica poiché
al suo interno convergono tutti i materiali prodotti
ed è composto da operatori altamente specializzati.
“Ci siamo resi conto - racconta Mario Serranti, sup-
ply chain and logistic manager di Basf - che l’unità di
packaging era collegata all’area di stoccaggio tempo-
ranea in modo poco efficiente. Nella pratica, un ope-
ratore era obbligato ad aspettare la preparazione del