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ottobre 2017
ficoltà, dal momento che la certificazione europea è
ben accettata dalla maggior parte dei clienti, grazie
al fatto di essere già molto accurata e stringente. Ad
eccezione per alcuni clienti, soprattutto multinazionali
nel campo aerospaziale e nell’automotive, per i quali
l’azienda prepara le proprie macchine per essere con-
formi alle normative richieste in territorio statunitense
e in quello canadese, che differiscono leggermente da
quelle USA.
Guardando al Messico.
Le ampie distanze e la vastità
del territorio USA vengono affrontate da Monzesi affi-
dando la gestione della parte est del Paese alla sede in
New Jersey, mentre due partner istruiti e formati dai
tecnici dell’azienda si occupano di presidiare la zona
centrale e ovest, della California in particolare modo.
“Al di là naturalmente della gestione del cambio euro-
dollaro - continua a raccontare Pessina - una difficoltà
in cui ci imbattiamo lavorando negli Stati Uniti è il re-
perimento di personale locale. Negli ultimi anni, infatti,
gli Stati Uniti hanno perso molto know-how nella mec-
canica, in particolare modo nella costruzione di mac-
chine utensili. Questo ha eroso il livello e il numero delle
scuole tecniche, creando grosse difficoltà nella ricerca
di personale specializzato”. Ciononostante, Monzesi
guarda ambiziosamente al futuro delle proprie attività
negli Stati Uniti, con in progetto di far crescere ulte-
riormente la filiale, acquisendo la necessaria conoscenza
per poter costruire alcune versioni delle proprie mac-
chine direttamente in territorio americano. Grazie alla
forte esperienza acquisita, e alla crescente capillarità
nel servizio post-vendita, l’azienda ha quindi deciso di
affrontare più intensamente il mercato messicano, che
insieme a quello canadese sarà gestito dalla filiale Mon-
zesi in New Jersey.
@marcocyn
Riccardo Pessina, direttore generale di Monzesi, e una rettificatrice della linea Monza.
2008, Monza Corporation si è quindi definitivamente
staccata diventando una realtà del tutto autonoma”.
Oggi la filiale vanta una propria unità meccanica, che
oltre a fornire servizi di vendita e post-vendita, si occupa
anche delle attività di manutenzione e retrofitting delle
rettificatrici installate in territorio americano. Quando
è nata, la filiale era solo un nome, e come ‘organico’
aveva due persone in condivisione con le altre aziende
facenti parte del gruppo ITA. A 25 anni di distanza,
Monza Corporation conta una decina di dipendenti, tra
amministrazione, service commerciale e manutenzione.
Da due anni, inoltre, l’azienda ha trasferito le proprie
attività in una nuova struttura in New Jersey, tre volte
più grande della precedente, dotata di un magazzino e
di un reparto di produzione proprio.
Dall’aerospace all’automotive.
Monzesi oggi vanta
in America oltre 600 macchine installate, rettificatrici
della linea Monza e Viotto. La filiale americana è in
grado di fare revisioni degli impianti e di ultimare
macchine prodotte in Italia. La clientela oltreoceano
è molto vasta, spaziando dalla piccola azienda alla
grande multinazionale, e lo stesso vale per i settori di
riferimento, che vanno da aerospaziale ad automotive,
petrolifero, nucleare, utensile e conto terzisti. Le mac-
chine vengono quindi vendute negli USA, coprendo
tutta la gamma in termini di complessità, dalla ver-
sione più convenzionale alla macchina multiasse com-
pletamente automatizzata. “Il mercato statunitense
rappresenta circa il 30% del nostro fatturato - spiega
Pessina -, ed è in continua crescita a livello di numeri,
sia in fatturato che per quantità di impianti installati,
lavorando con le più grandi aziende nel campo aero-
spaziale, automotive, utensili e petrolifero in tutta l’a-
rea dei Paesi Nafta, che include Canada, Messico e Stati
Uniti”. Per quanto riguarda le peculiarità in termini di
normative locali, Monzesi non ha trovato grandi dif-