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rmo

ottobre 2017

INVESTIMENTI DEI SETTORI NEGLI STATI UNITI.

Apparecchiature elettriche ed alettroniche

Strumenti di precisione

Industria automotive

Industria aereospaziale

Altri mezzi di trasporto

Produzione dei metalli

Prodotti in metallo

Macchinari di uso generale

Macchinari di uso specifico

32,0%

15,0%

20,0%

5,7%

4,9%

3,6%

7,1%

6,3%

5,5%

seguita dall’automotive (20%) e dagli strumenti di

precisione (15%). Le previsioni, che arrivano fino

al 2020, vedono al primo posto, però, il settore

aerospaziale, con un tasso di crescita degli inve-

stimenti del 3,8% annuo. Molto vicine l’industria

delle apparecchiature elettriche ed elettroniche

(+3,6%) e quella degli strumenti di precisione

(+3,5%). Nel 2016 il settore automotive statuni-

tense ha prodotto 12,4 milioni di veicoli, +1,3%

rispetto all’anno precedente. La grande maggio-

ranza (86%) della produzione è rappresentata da

automobili passeggeri, poco più dell’11% da veicoli

commerciali leggeri e il 3% circa da mezzi pesanti.

Le stime per il 2017 indicano un calo del 3,7%, se-

guito da una stasi nel biennio successivo.

Il mercato USA delle macchine utensili, il secondo

al mondo dopo la Cina, è cresciuto dello 0,4% nel

2016, superando gli otto miliardi di euro. La pro-

duzione ha registrato un aumento (+2,9%), per

5,5 miliardi, che valgono il quarto posto nella clas-

sifica mondiale. Il 27% della produzione è stato

esportato. Le importazioni sono calate (-8,7%, per

quattro miliardi): il Paese si è confermato secondo

cliente, sempre alle spalle della Cina. I principali

fornitori sono il Giappone, la Germania e l’Italia.

Il consumo americano dovrebbe crescere solo dello

0,5% nel 2017, per accelerare l’anno seguente al

+3,6% e rimanere poco sotto il 3% negli anni suc-

cessivi.

Interscambio Italia-Stati Uniti.

Le aziende mani-

fatturiere italiane e precisamente quelle meccaniche

sono dinamiche, competitive e flessibili. Un mercato

specifico come quello dei sistemi per produrre ne-

cessita proprio di queste tre caratteristiche, per com-

petere su scala globale. Le esportazioni di macchine

utensili italiane negli Stati Uniti hanno registrato, nel

2016, un calo del 9,4% rispetto all’anno precedente,

poco oltre i 350 milioni di euro. Il Paese è stato il se-

condo mercato di sbocco per il Made in Italy di settore

nell’anno. Il comparto asportazione, che rappresenta

il 57% del totale, ha perso il 19%; quello a deforma-

zione, invece, è cresciuto del 7,6%. Le principali tipo-

logie di prodotti esportati sono state le curvatrici e

piegatrici (23,7% del totale) e le macchine operanti

con tecnologie non convenzionali (10,1% del totale).

Nel 2016 le importazioni hanno raggiunto i 23,3 mi-

lioni, con un calo del 16,1% sul 2015. Il 33% delle ven-

dite USA in Italia sono macchine laser, il 18,3% magli

e forgiatrici. Nel periodo gennaio-aprile 2017 l’export

è diminuito (-3,6%) rispetto allo stesso periodo del

2016, per un valore di 106 milioni. La fonte dei grafici

pubblicati sono elaborati dal centro studi Ucimu su

dati Oxford Economics, primavera 2017.