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rmo

settembre 2017

tendo un ritorno all’automazione locale piutto-

sto che il decentramento produttivo in aree low

cost. C’è però da dire che i paesi dell’Asia hanno

tassi di crescita enormi, imparagonabili a quelli

occidentali, motivo per cui diverse tra le più im-

portanti realtà di automazione italiane si stanno

affacciando, in maniera molto concreta, su quei

paesi dove c’è ancora moltissimo da fare. Basti

pensare che il tasso di crescita annua in Cina, solo

in termini di numero di robot venduti, è superiore

all’intero mercato della robotica tedesco annuale.

Quindi, è bene sia focalizzarsi sull’innovazione

tecnologica delle nostre aziende produttrici ita-

liane, al fine di non perdere competitività con l’e-

stero, sia far valere il nostro know-how ed estro

in oriente, dove i volumi possono essere probabil-

mente più interessanti”.

La robotica e l’automazione creeranno nuova occupa-

zione?

“La robotica, specie in questi anni, rappresenta

l’innovazione, e l’innovazione tecnologica, da

sempre, ha creato posti di lavoro. Importante è

tenersi aggiornati sui trend tecnologici con un

occhio sempre più attento a quell’universo chia-

mato Internet of Things, che sono certo abbia an-

cora delle sorprese in serbo per noi!”.

@gapeloso

La robotica mobile è un ulteriore passo avanti.

macchine non proprietarie. Oltre a ciò Kuka ha

sviluppato delle piattaforme web, chiamate Kuka.

connect, capaci di acquisire dati sia dai robot che

da macchine/periferiche non proprietarie, grazie

a un gateway universale sviluppato insieme ad

una azienda partner; ciò per poter avere il quadro

generale dei dati provenienti dall’intera linea di

produzione ed elaborarli di conseguenza”.

Acquisire dati per un’impresa manifatturiera è impor-

tante, ma come comprenderli e utilizzarli?

“La mole dei dati disponibili oggi è effettivamente

notevole, importante è capire quali dati siano utili

per lo scopo richiesto e come elaborarli. Kuka si

sta impegnando anche in questo ambito, con un

servizio di consulenza chiamato Smart Production,

che va dall’applicazione estesa di sensori, alla loro

interconnessione, dalla consulenza su come pas-

sare da Big Data a Smart Data utili e facilmente

interpretabili, al trasformarli in informazioni signi-

ficative per l’ottimizzazione, o la riprogettazione,

dei processi aziendali, fino alla trasformazione/

innovazione del business model”.

Quali saranno le prospettive del comparto dell’auto-

mazione nel nostro Paese?

“Il piano Calenda sta dando senz’altro un forte

incentivo alla rete industriale italiana, permet-